La Spagna valuta di aumentare l’Iva sulla frutta

L’aliquota potrebbe passare dal 4 al 10% non appena l’economia mostrerà segni di ripresa

La Spagna valuta di aumentare l’Iva sulla frutta
Il Governo spagnolo sta mettendo in conto la possibilità di aumentare l'Iva su alcuni beni di largo consumo, tra cui la frutta, al fine di poter recuperare una parte del debito causato dagli effetti del Coronavirus. A lanciare l’allarme un servizio pubblicato dal quotidiano Confidencial Digital, secondo cui il ministero del Tesoro iberico starebbe valutando di tagliare la lista dei prodotti ad aliquota ridotta.

Una decisione, questa, che porterebbe un aumento dal 4% al 10% dell'aliquota Iva di alcuni articoli essenziali quali il pane, il latte, le medicine e, appunto, la frutta. Non ci sarebbero invece aumenti, sempre secondo il quotidiano, per le verdure, la carne, il pesce e altri prodotti ai quali si applica già un tasso del 10%. Si teme infatti che il prezzo di acquisto del paniere di beni di prima necessità possa aumentare in modo eccessivo.



"Il Governo sta preparando un aumento delle imposte più efficace nel breve termine ai fini fiscali”, annuncia il servizio di Confidencial Digital che sottolinea come “una delle principali modifiche riguarderà l'Iva, anche se l'applicazione non sarà immediata. Si aspetterà un rilancio dell'economia per non affondare i consumi, ma il piano è già sul tavolo del ministero delle Finanze".

L’aumento dell’Iva è una strada che trova l’appoggio della Banca di Spagna. La quale, di recente, ha raccomandato al Paese di incrementare i tassi non appena l'economia mostrerà segnali di ripresa.

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