«Promozioni e sconti dai fornitori? Ricetta superata»

Gasbarrino: la crisi va affrontata con armi diverse, oggi si salvano solo discounter ed ecommerce

«Promozioni e sconti dai fornitori? Ricetta superata»
"Non oso immaginare cosa succederà quando finirà la cassa integrazione e verrà tolto il blocco dei licenziamenti... Per favore, manteniamo la calma ed evitiamo di ricorrere a pressione promozionale e più sconti dai fornitori, minestre riscaldate che non funzionano più: il mondo sta cambiando". Guarda oltre il momento attuale e sprona la Gdo, l'ex Ad di Unes-U2 Mario Gasbarrino - oggi consigliere di amministrazione di Everton Spa e Cortilia - che interviene sui social auspicando che la prevista futura crisi economica venga affrontata in modo diverso dal solito.



I numeri di Nielsen sul retail - analizza Gasbarrino - dicono che nelle ultime quattro settimane, finito l'effetto Covid, è tornato in negativo l'off-line (aggregato composto da Iper + Super +libero servizio + Discount + Drugstore) e mantiene una crescita sopra al 100% l'online; rispetto al periodo pre covid il negozio fisico va molto peggio (da +1,7 a -2%) a differenza dell'online che ha raddoppiato la crescita: da +44% a +100%.

Nell'offline si salvano i discount "o meglio quelli che continuiamo a chiamare discount", commenta Gasbarrino. Nelle rilevazioni relative dal 22 al 29 giugno, infatti, hanno messo a segno un +2% sull'analogo periodo dell'anno precedente contro il -2% dei supermercati; un trend agli antipodi che prosegue ormai da otto settimane consecutive. 



La rilevazione Nielsen riguardante la media delle settimane 24-27 evidenzia per gli iper un -4,7% rispetto all'anno precedente (era -1% nel periodo pre-Covid, dalla settimana 1 alla 7); i superstore tra 2.500 e 4.500 metri quadri perdono l'1,1% (era +2,9% nel periodo pre-Covid), i supermercati calano bruscamente (-2,4% contro il +2,3% di inizio anno), giù il libero servizio (-5,2 e +1,2%), mentre i drugstore sono in attivo del 6,5% (era +3,4% prima del coronavirus) e l'ecommerce vola (+121% contro il 44% dell'ante-Covid), mentre i discount guadagnano nel periodo lo 0,7% (era +1,2% nelle prime sette settimane dell'anno). 

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