«Verdure in crisi, manca il desiderio dei consumatori»

Il grossista Quirico (Caat) commenta il momento difficile: «Il calo anomalo riguarda tutta Italia»

«Verdure in crisi, manca il desiderio dei consumatori»
La crisi di mercato degli ortaggi non risparmia nemmeno il Centro agroalimentare di Torino, dove “negli ultimi 15 giorni si è notato un forte calo anomalo delle vendite in raffronto al trend storico di luglio, in particolare per pomodori, melanzane, zucchine e peperoni”. A spiegarlo a Italiafruit News è Carlo Quirico, titolare dello stand Quirico srl e membro del consiglio direttivo dell’Associazione piemontese dei grossisti ortofrutticoli.

“La difficoltà di commercializzazione delle verdure è un fenomeno generalizzato che sta riguardando l’intero territorio nazionale, quindi un po’ tutti i Mercati all’ingrosso da nord a sud”, specifica Quirico. “Qui al Caat, in particolare, stiamo vedendo che da circa due settimane i clienti tendono a comprare più frutta rispetto agli ortaggi”.

“Il motivo di tale contrazione dei consumi in piena estate è un grosso punto interrogativo. Ma ritengo che la mancanza di turisti stranieri e le difficoltà che sta vivendo il comparto degli alberghi non siano le uniche ragioni”. 



C’è infatti da considerare - a nostro avviso - anche il fattore psicologico, la minor capacità di spesa di molte famiglie (nel "ricco" Nord le famiglie povere sono aumentate del 165% col coronavirus, di più che al Centro, +79%, e al Sud, +72%; fonte Uecoop-Unione europea delle cooperative) nonché la maggior propensione delle persone a coltivare orti familiari sia in campo che sul balcone.

“Mai come in questi ultimi anni - evidenzia ancora Quirico - noi grossisti abbiamo visto che la prima leva commerciale è il desiderio del consumatore, che, in queste ultime settimane, sta purtroppo mancando per tutte le verdure. La crisi in atto è arrivata dopo un primo semestre molto positivo, nel quale la filiera nazionale dell'ortofrutta ha retto benissimo al coronavirus e ha dato prova di essere un esempio fantastico in Europa”.

Bisognerà vedere, ora, in che modo potrà proseguire la campagna estiva. Perché è probabile che molti produttori orticoli, se la domanda continuerà a rimanere fiacca, potranno smettere di raccogliere. “La situazione commerciale può cambiare di settimana in settimana - conclude l’operatore torinese - Fino a dieci giorni fa, per esempio, le zucchine si vendevano senza troppi problemi. Nell’arco di quest’ultimo periodo c’è stato un tracollo generalizzato che è difficile da comprendere, visto che l'offerta in campo aperto si è ridotta a causa del maltempo".



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