Con Sana Restart si riaccendono i padiglioni di BolognaFiere

Presentata la 30° edizione della manifestazione dedicata al biologico

Con Sana Restart si riaccendono i padiglioni di BolognaFiere
Dopo la pausa dettata dall’epidemia, i padiglioni di BolognaFiere sono pronti a riaprirsi al pubblico. L’occasione è Sana Restart, la manifestazione interamente dedicata al biologico arrivata quest’anno alla trentesima edizione, programmata da venerdì 9 a domenica 11 ottobre 2020.

Antonio Bruzzone

Alla presentazione in streaming di ieri mattina (giovedì 16 luglio) è intervenuto il direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone: “Con Sana Restart finalmente ritroviamo le dimensioni del quartiere fieristico e l’evento contribuisce a sottolineare lo straordinario legame dell’ente fiera con il settore biologico: nato come rapporto commerciale, negli anni si è consolidato e siamo certi che continuerà a svilupparsi sempre di più”.

Roberto Zanoni

Così come continuano a crescere i numeri del settore: “Nel 2019 i consumi di biologico hanno raggiunto 4,1 miliardi - ha detto durante la conferenza Roberto Zanoni, presidente Assobio – di questi 3483 milioni sono stati consumo domestico, 502 milioni per il fuori casa e 104 milioni nel canale bar. Anche le esportazioni sono andate molto bene arrivando a 2266 milioni, con un aumento sull’anno precedente del 10% e arrivando a rappresentare il 5,5% del totale export agroalimentare italiano”. 
Zanoni ha sottolineato come un’attenzione particolare sia stata rivolta al settore durante la pandemia: “nel mese di marzo le vendite bio sono aumentate del 19,6% in confronto allo stesso mese dell’anno precedente con picchi del 26,2% nei piccoli supermercati di quartiere e del 28,8% nei negozi specializzati. L’aggiornamento dei dati Nielsen di fine giugno, dimostra che nei primi sei mesi del 2020 continua la crescita del settore biologico, anche in un anno dove i consumi sono stati completamente stravolti dal Covid 19. In particolare si nota che nell’area discount lo sviluppo è stato ben del 12,5%  contro il 10,9% dell’intero settore alimentare a dimostrazione del grande interesse del consumatore per il biologico ma anche della grande attenzione per il prezzo”.
A questi argomenti, oltre che ai temi delle certificazioni, della sostenibilità ambientale e sociale, al ruolo della persona, del lavoro e del giusto prezzo, sarà dedicata la seconda edizione del convegno “Rivoluzione bio 2020” che si terrà nella prima giornata di fiera e a cui il grande pubblico potrà collegarsi anche online.
Zanoni ha concluso richiamando l’attenzione del governo, a cui è importante chiedere “un credito di imposta per tutte quelle aziende biologiche che si ritrovano a sostenere da sole i costi di certificazione”.


Maria Grazia Mammuccini

Alla conferenza ha partecipato anche la presidente di Federbio Maria Grazia Mammuccini, che ha evidenziato l’importante partnership stabilita con Terra Madre Salone del Gusto di Slow Food. “Di solito siamo in competizione, quest’anno abbiamo scelto di collaborare – ha detto Mammuccini – e non solo a livello economico: pensiamo che sia fondamentale puntare all’economia circolare, obiettivo raggiungibile tramite l’agroecologia, di cui biologico e biodinamico sono esempi concreti”.
E ha aggiunto: “L’Europa ha scelto che il cambiamento economico e il Green Deal non sono più rinviabili e la trasformazione parte proprio dall’agricoltura e dal cibo. Se vogliamo operare questa transizione sostenibile, abbiamo bisogno di aiutare il cambiamento con nuove alleanze strategiche, come quella strutturata con Terra Madre Salone del Gusto. Dobbiamo fare strada insieme per far capire quanto sia importante e giusto il Green Deal ma, allo stesso tempo, dobbiamo trovare condizioni economiche favorevoli per piccole e grandi aziende per una produzione che rispetti la natura, la salute delle persone e degli animali. Anche il Papa ha dato il suo insegnamento durante il lockdown dicendo che non possiamo rimanere sani in un mondo malato”.


Francesco Sottile

A manifestare la coerenza di visioni tra Slow Food e Sana Restart anche Francesco Sottile, membro del comitato esecutivo di Slow Food Italia che ha commentato: “Speriamo possa essere l’occasione per mettere a frutto un percorso culturale sviluppato negli anni e che ci vede vicini per tematiche e per una visione politica tesa a beneficio di ambiente e produttori. Speriamo in questo modo di raggiungere fette sempre più ampie di produttori responsabili e di tutti quei consumatori che vogliono legarsi a filiere virtuose. Ci deve essere contaminazione di esperienze per raggiungere rinnovamento e innovazione, fondamentali per mondo della produzione”.

La manifestazione rispetterà tutti gli standard di sicurezza e si estenderà su tre padiglioni (31,32 e 33) con due ingressi riservati (Costituzione e Aldo Moro).
“Stiamo mettendo la massima attenzione e cautela nel realizzare questa manifestazione – spiega Domenico Lunghi di BolognaFiere – e adotteremo tutte le misure necessarie, così come ci viene richiesto dalle aziende. Lavoreremo su un’area di 50 mila metri quadrati per poter garantire un flusso di visitatori pari alle edizioni precedenti”.
Lunghi ha inoltre ricordato i progetti della fiera in collaborazione con i marketplace di Amazon e Alibaba, oltre alla partnerhip con Freefromhub, per sottolineare l’ampio spazio che i prodotti ‘privi di’ (glutine, lattosio, zucchero, uova, sale, lievito, antibiotici) possono trovare nel settore biologico.

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