Crisi senza fine per gli ortaggi della fascia trasformata

Listini ai minimi storici al Mercato di Vittoria: «Produttori disperati»

Crisi senza fine per gli ortaggi della fascia trasformata
Peggiora ancora la situazione nella fascia trasformata della Sicilia sud orientale: gli ortaggi locali si vendono poco e male, con prezzi ampiamente al di sotto dei costi di produzione. "Stiamo andando sempre più giù, rispetto alla settimana scorsa i listini sono ulteriormente calati", dice sconsolato il presidente dei Commissionari del Mercato di Vittoria, Giorgio Puccia. "La merce continua ad arrivare e, sempre più spesso, deve essere gettata. Una situazione drammatica destinata purtroppo a peggiorare, stante l'imminente aumento dei raccolti"



I prezzi di ieri, leggibili nel Mercuriale, testimoniano il "momento no": i cetrioli vengono commercializzati mediamente a  21 centesimi, le melanzane tonde a 24 (prezzo minimo 10) e le violette a 47 cent (25 il livello più basso), i peperoni oscillano tra 28 a 38 centesimi a seconda della tipologia (20 centesimi il minimo per tutti), i pomodori tra 23 (rosso a grappolo e ovetto verde, con un minimo di 10 centesimi), a 57 centesimi (Datterino), la zucchina "naviga" su quota 34, il melone giallo si attesta sui 43 centesimi. Sopra l'euro solo l'uva Vittoria (1,37 il prezzo medio, 70 centesimi il minimo).   



"I produttori, giustamente, non vogliono lasciare la merce sulle piante, anche perché la qualità media degli ortaggi è molto buona", testimonia Puccia. "Arrivano in Mercato stravolti dalla fatica, dopo ore di lavoro, e demoralizzati per una situazione che è sempre più insostenibile e mette a rischio tante aziende. Possibili soluzioni? Non sappiamo cosa dire - conclude Puccia - ma senza sostegni in tanti rischiano di chiudere per sempre. La fascia trasformata è in crisi e non vede spiragli". Recentemente è arrivato il riconoscimento regionale al Doses - Distretto Orticolo Sud-Est Sicilia, con sede a Vittoria: una delle prime sfide è sicuramente legata al valore dei prodotti.

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