Aglio: alta qualità in Italia, scarsa in Spagna

Al via la campagna commerciale 2020/21. Delfanti Trade: buone prospettive

Aglio: alta qualità in Italia, scarsa in Spagna
Buone prospettive per la campagna 2020/21 dell’aglio italiano. Rispetto alla fine della scorsa stagione, il mercato nazionale si è mantenuto su prezzi medio-alti e la buona qualità della nuova produzione lascia presagire una campagna regolare.

“In Italia la raccolta dell’aglio si è conclusa da 10-15 giorni. I volumi sono nella media a quelli dell’annata precedente e la qualità è mediamente elevata per tutte le produzioni, dalle precoci alle medie alle tardive. La pezzatura prevalente è normale, ad eccezione della merce del Molise caratterizzata da calibri più elevati dell’ordinario”, dice a Italiafruit News Francesco Delfanti, direttore commerciale della Delfanti Trade, azienda della provincia di Piacenza che produce a commercializza aglio, cipolle e scalogno.

“Non c’è la stessa qualità in Spagna, dove si coltivano circa 30mila ettari di aglio rispetto ai 3mila dell’Italia. Le piogge abbondanti hanno infatti danneggiato il prodotto spagnolo e ciò determinerà un aumento significativo degli scarti di lavorazione per i player iberici, con effetti sulla quota da destinare al mercato del fresco”.


Bulbi di aglio piacentino dell'Azienda agricola Delfanti

Attualmente “le prime quote del nuovo raccolto italiano hanno mantenuto il livello di prezzo, medio-alto, della fine della campagna 2019/20, terminata a maggio”. E la riduzione della produzione spagnola potrebbe rappresentare un vantaggio per l’Italia. Ma è ancora troppo presto per capire che tipo di campagna commerciale sarà e come potranno rispondere le vendite. 

“La Spagna esporta circa il 50% della propria produzione in Paesi extra Ue (Nord America, Brasile, Sudafrica, ecc.) dove si trova a competere con la Cina, alla quale l’Europa impone quote contingentate. Solo a partire dall’autunno - conclude Delfanti - sarà possibile valutare gli effetti dello scontro Spagna-Cina sui mercati extra-Ue e le relative conseguenze sul contesto comunitario e sui prezzi”.


Terreni coltivati ad aglio dell'Azienda agricola Delfanti

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