Coop, la buona novella per l'ortofrutta

Nel Rapporto presentato ieri le previsioni per l'anno prossimo

Coop, la buona novella per l'ortofrutta
Gli italiani prevedono di consumare più frutta e verdura. Lo abbiamo ribadito lunedì scorso a Think Fresh portando in evidenza le ricerche del Monitor Ortofrutta di Agroter (clicca qui per leggere la notizia) e anche l’anteprima digitale del “Rapporto Coop 2020 - Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” lo conferma.

Il settore ha davanti la grande opportunità di dare finalmente slancio ai consumi ortofrutticoli e ne è consapevole, forse fin troppo. Secondo Coop, infatti, gli addetti ai lavori sono più ottimisti delle famiglie italiane. Ma vedere frutta e verdura in cima alla classifica dei prodotti alimentari su cui gli italiani aumenteranno la spesa è un dato positivo che, dopo un 2020 condizionato dalla pandemia, può dare l'ottimismo che serve per risalire la china.

Il 66% delle famiglie italiane pensa di aumentare la spesa in ortofrutta, mentre un incremento è previsto dall'83% degli operatori coinvolti nell'indagine da Coop. 



Se la spesa complessiva delle famiglie è in contrazione, il cibo tiene: ci si aspetta un aumento dei prezzi, ma gli italiani sono meno preoccupati degli europei per l'incremento degli alimentari. I nostri connazionali, sottolinea Coop, non vogliono risparmiare sul cibo ed è una scelta in controtendenza col passato e con quello che si registra nel resto dell'Europa. Alla spesa alimentare, pur nell’emergenza e in una evidente contrazione generalizzata degli acquisti, gli italiani non rinunciano e solo il 31% dichiara di voler acquistare prodotti di largo consumo confezionato più economici a fronte di un 37% della media europea; un dato decisamente inferiore al 50% registrato lo scorso anno e al 57% del 2013.

Qualche rinuncia, però, la faranno: pensando ai cambiamenti nella spesa del prossimo anno, il 28% degli italiani segnala un possibile taglio agli acquisti di piatti pronti e prodotti ready to eat, mentre un 23% ridurrà le marche premium. Per IV e V Gamma suona dunque un altro campanello d'allarme: per la categoria è sempre più urgente un piano per recuperare quanto perso negli ultimi mesi e impostare una nuova strategia in ottica 2021.



In sostanza i consumatori prediligono frutta e verdura anche in chiave salutistica, ne mangeranno di più e sacrificheranno altri prodotti. Una congiuntura positiva per l'ortofrutta, che può sfruttare le principali direttrici che secondo il rapporto guidano i consumi alimentari. Al primo posto (49%) l'interesse per l'italianità e i localismi; poi la sostenibilità (42%) e la salute (38%).

“Coop fa parte con orgoglio di quella filiera agroalimentare che ha saputo reagire positivamente alla crisi del Covid19 e grazie all’impegno dei nostri colleghi di punto vendita ha fornito un servizio basilare alla collettività – dice Marco Pedroni, presidente Coop Italia – Non ci siamo certo arricchiti, i dati delle vendite di marzo (con picchi anche del +20%) si sono successivamente ridimensionati, come è naturale".



"A giugno e luglio poi gli andamenti della grande distribuzione sono stati negativi, mentre ad agosto si registra una tenuta. Per la sicurezza e per il sostegno alle famiglie abbiamo fatto investimenti aggiuntivi di oltre 100 milioni in questi mesi. Come Coop prevediamo di chiudere l’anno con un leggero miglioramento del fatturato stimato in un +1% e dunque un valore superiore a 13 miliardi di euro nella sola parte retail. Siamo in una fase in cui si riducono i consumi per le difficoltà economiche di tante famiglie, ma anche per la preoccupazione sul futuro, tanto è vero che registriamo una forte crescita del risparmio. L’alimentare è al centro dell’attenzione delle famiglie, ma anche nel nostro settore c’è la propensione ad avere un carrello più leggero. Ci preoccupa la polarizzazione sociale per l’ingiustizia che cresce e per i suoi effetti sui consumi evidenziata anche nel Rapporto. Il rischio che la pandemia spinga verso soluzioni semplificate e meno sostenibili è reale, anche nei consumi di una parte delle famiglie - conclude Pedroni - Confermiamo la nostra strategia che punta a prodotti buoni e sostenibili accessibili a tutti, non solo alle fasce che stanno meglio".

Copyright 2020 Italiafruit News