Beffa frutta estiva: ora non basta

Il caldo spinge richiesta e prezzi anche al Mercato di Firenze

Beffa frutta estiva: ora non basta
Il colpo di coda della frutta estiva rende felici i (pochi) produttori italiani che dispongono ancora di drupacee, meloni e angurie di qualità. Le temperature più alte della media stagionale continuano infatti a sostenere la domanda delle referenze tipiche dei mesi caldi, disponibili ormai in misura ridotta nel paniere degli operatori grossisti. Lo conferma Aurelio Baccini, che dagli stand del Mercato di Firenze conferma quanto detto il giorni prima dal collega del Car di Roma Riccardo Pompei e parla di momento tutto sommato positivo: "Si lavora abbastanza bene, il ritorno dei 30 gradi spinge la richiesta di pesche, nettarine, meloni e angurie: l'offerta è ridotta e le quotazioni sostenute. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla minor richiesta e dal calo dei listini degli articoli autunnali, ma nel complesso l'andamento in Mercato è decisamente migliore rispetto a quello di agosto".



A pochi giorni dal voto, intanto, imperversa la polemica sul futuro di Mercafir: "Per colpa del sindaco Nardella che ha sposato e difeso da sempre la favola dei fratelli Della Valle di realizzare il nuovo stadio nell’area Mercafir, Firenze e tutta la Toscana hanno un mercato ortofrutticolo obsoleto e poco funzionale", ha tuonato Francesco Torselli, capolista di Fratelli d’Italia a Firenze per il Consiglio Regionale, dopo aver visitato il mercato ortofrutticolo.

“Mercafir - ha aggiunto - è una struttura vecchia, eccessivamente grande per le funzioni che svolge, ha bisogno di un ammodernamento urgente e di una razionalizzazione. A causa della mancata ristrutturazione, ci sono imprenditori che perdono fino a 400mila euro l’anno perché la disfunzionalità del centro si ripercuote su tutta la filiera, compreso il consumatore finale come per esempio i ristoratori".

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