Apofruit cambia direttore generale

Fornari rileva Bastoni in un momento complesso per il settore e la cooperativa

Apofruit cambia direttore generale
Repentino avvicendamento al vertice del Gruppo Apofruit: nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione della cooperativa con sede centrale a Cesena e centri di ritiro e lavorazione in diverse regioni italiane ha "promosso" nel ruolo di direttore generale Ernesto Fornari (foto sopra) sollevando dall’incarico il quarantaseienne Ilenio Bastoni, figlio di frutticoltori, che la dirigeva dal 2014 ed è tuttora presidente di Almaverde Bio e di Origine Group

Come si legge in una nota stampa Fornari, 61 anni, è cresciuto professionalmente all’interno delle società del Gruppo e vanta una consolidata esperienza e una profonda conoscenza delle dinamiche del mondo della produzione, del mercato e delle relazioni con la base sociale. Romagnolo di Cesenatico, membro della direzione generale, ha guidato per 23 anni la controllata Canova srl, società commerciale del Gruppo specializzata nel settore del biologico che, nel 2019, ha superato i 90 milioni di fatturato.



Lo scorso 10 luglio il Cda aveva invece confermato alla presidenza Mirco Zanotti e alla vicepresidenza Gianluca Balzani. “Ringrazio i consiglieri per la riconfermata fiducia – aveva dichiarato Zanotti - e conto sul loro contributo per mettere in atto tutte le azioni che hanno come obiettivo la valorizzazione delle produzioni dei soci in un contesto reso ancora più difficile dai cambiamenti climatici, dalle fluttuazioni delle produzioni, dai mutamenti dei mercati e dalle maggiori problematiche fitosanitarie che le aziende agricole devono affrontare".



Sullo sfondo del cambio di direzione, arrivato per certi versi come un fulmine a ciel sereno e dopo anni di crescita, un insieme di criticità esplose in un periodo particolarmente complesso per il settore: dalle liquidazioni invernali giudicate basse alla campagna estiva con poco prodotto che non ha soddisfatto i soci, dal fallimento dell'accordo con la Società Frutticoltori Trento (Sft) che avrebbe dovuto portare in dote volumi di mele importanti, all'operazione Fruttaweb, finora poco prolifica. Il fatturato 2019 è calato del 5% (310 milioni di euro) e i volumi lavorati si sono ridotti del 12% mentre l'utile netto (463mila euro) si è dimezzato. Un mix di fattori che, sommati ai "mal di pancia" di vari soci, ha portato al passaggio di consegne; per alcuni solo un primo step in vista di ulteriori, importanti cambiamenti interni.

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