Trasporto mele, tra innovazione e ritorno al passato

Trasporto mele, tra innovazione e ritorno al passato
Anche in agricoltura, come in molti altri settori, c'è l'imbarazzo della scelta tra macchinari efficienti, tecnologie avanzate e confortevoli mezzi di trasporto.
Eppure c'è anche chi preferisce tornare indietro, ai carri trainati dagli animali. Ne è la prova un agricoltore che, come riporta la testata Lavocedeltrentino.it, è stato immortalato mentre trasportava i suoi cassoni pieni di mele al magazzino di Cunevo tramite un carro trainato da cavallo.
Il sistema di mobilità sostenibile prevedeva un sistema ingegnoso per il fissaggio dei due cassoni e le briglie impugnate dall’uomo che guida l’animale dal campo di mele al magazzino e viceversa.
Se c'è chi guardandolo ha sorriso e preso spunto per imitarlo, c'è anche chi si è detto del tutto contrario.

"L’innovazione ecologica oggi deve passare dal progresso della scienza e della tecnica, non è semplicemente un ritorno cieco al passato" ha commentato una lettrice, schierata al fianco dell'animale sottoposto al faticoso lavoro.
Se nel passato utilizzare gli animali per il traino pesante era una necessità, oggi è ampia la panoramica di mezzi meccanici di cui avvalersi: "Sottoporre un animale a sforzi estremi - sottolinea la lettrice - è semplicemente espressione di insensibilità e di mancanza di rispetto di fronte alla vita ed è un triste esempio di come una parte della società sia ancora indifferente di fronte alla sofferenza, rimanendo ancorata ad una forma di arretratezza culturale e civile che non ci onora. Forse il codice penale avrebbe qualcosa da dire anche in questo caso, qualora il carico comportasse uno sforzo eccessivo per le caratteristiche della specie che l’animale rappresenta".

Fonte: Lavocedeltrentino.it