Uva da tavola, i prezzi non salgono ancora

Il punto dal Mof di Fondi: «Solo la Vittoria si vende con un buon ritmo»

Uva da tavola, i prezzi non salgono ancora
Settembre 2020 da dimenticare per il commercio all’ingrosso dell’uva da tavola, articolo di stagione che registra una scarsa fluidità nella vendita. Da almeno venti giorni a questa parte, gli operatori dei Mercati generali non riescono infatti a spuntare i prezzi attesi dai produttori meridionali a fronte della moderata ed altalenante domanda del mercato. 

“L’unica varietà che si sta vendendo con un buon ritmo è la Vittoria di origine pugliese che, però, oramai, è arrivata agli sgoccioli della sua campagna. I prezzi medi di vendita si mantengono comunque bassi: parliamo di 1,6-1,7 euro il chilo”, testimonia a Italiafruit News Luciano Marrocco, socio della ditta Marocco & Fabrizio srl, azienda grossista che opera presso il Mercato ortofrutticolo di Fondi (stand B1).



Risultano ancora più bassi i valori medi di vendita della varietà Italia: “Nella nostra struttura, il prodotto migliore sta oscillando tra 1,5 e 1,6 euro il chilo contro il prezzo di 2 euro il chilo che farebbe contenti i produttori. Per quanto riguarda questa cultivar - prosegue - il mercato sconta un po’ di confusione dovuta all’ampia offerta di merce con grappoli non adeguatamente colorati”. 

Ma l’andamento commerciale è poco brillante anche per la Pizzutella (“che a Fondi quota a prezzi di vendita di 1,5 euro il chilo”, dice l’operatore), la Regina (“1,3 euro il chilo”), la Red Globe e per alcune varietà senza semi. “Le basse quotazioni stanno portando molti fornitori a rallentare le raccolte di diverse varietà e a conservare il prodotto in cella, aspettando quindi l’arrivo di tempi migliori”, conclude Marrocco.

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