Mercato di Pescara: pesche ancora di moda, delude l'uva

Galasso: settimana fiacca, cala la disponibilità di ortaggi locali

Mercato di Pescara: pesche ancora di moda, delude l'uva
Una settimana di contrattazioni al rallentatore in cui spicca la richiesta ancora relativamente alta di pesche e nettarine e il percorso negativo dell'uva, che fatica a ingranare: queste le sensazioni raccolte da Italiafruit News al Mercato Ortofrutticolo di Pescara. "L'andamento attivo e vivace che ha caratterizzato il mese di settembre fino a sabato scorso, soprattutto per alcune referenze locali come peperoni cornetti, pomodoro nostrano a pera Cuore di Bue e drupacee - spiega il grossista pescarese Pietro Galasso - ha lasciato posto, da lunedì, a una situazione completamente diversa caratterizzata da una una frenata repentina che è proseguita fino a mercoledì; oggi (giovedì per chi legge ndr), in una giornata tradizionalmente tranquilla per il nostro Mercato, stiamo notando un leggero risveglio, più in termini di volumi che di prezzi comunque". 



L'impressione è che la diminuzione di disponibilità di referenze del territorio, trainanti per la piattaforma abruzzese, possa aver spinto i compratori che non acquistano quotidianamente in Mercato a cercare referenze alternative provenienti da altre parti d'Italia. 



"Sicuramente le temperature ancora altre, tra i 25 e i 27 gradi - prosegue Galasso (foto sopra) - incidono sul trend del periodo. Ecco allora che le prime clementine della Spagna hanno pochissime richieste proprio come le principali referenze autunnali. Delude l'uva partita davvero male: quella locale, proveniente da Ortona, si vende attorno ai 90 centesimi-1 euro, mentre i grappoli provenienti dal Sud si riescono a collocare a prezzi discreti, sopra i 2 euro, soltanto se di aspetto e qualità straordinari". 

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