Parte la campagna dei cachi Tipo italiani

Il punto con Mirco Zoffoli: «In Romagna volumi in calo dal 30 al 40% e pezzature medie»

Parte la campagna dei cachi Tipo italiani
La campagna del caco made in Italy è ufficialmente iniziata con i primi piccoli quantitativi della tipologia tradizionale (Tipo) che alcuni produttori della Romagna hanno iniziato a raccogliere all’interno di diversi appezzamenti che registrano un anticipo di circa 12-13 giorni. 

“Le vendite sono partite da 2-3 giorni, anche se la stagione vera e propria entrerà nel vivo verso la fine della prossima settimana”, spiega a Italiafruit News l’operatore romagnolo Mirco Zoffoli che sta commercializzando le produzioni della ditta Laghi Domenico di Forlì - specializzata da oltre 40 anni nella coltivazione e nella lavorazione dei cachi Tipo - soprattutto in Svizzera e in parte sul mercato nazionale.

“Il mercato svizzero ha iniziato la campagna con una buona richiesta, specie per il prodotto crudo (foto di apertura), quindi ancora da maturare. In Italia l’abbassamento termico degli ultimi giorni sta intensificando l’interesse della Gdo per il caco maturo, con le prime spedizioni a diverse catene che saranno realizzate alla fine di questa settimana”. 



Nell’areale della Romagna, quest’anno, si notano un po’ le problematiche della pezzatura e della scarsa produzione: “I calibri sono prevalentemente medi per via dell’estate siccitosa; tra grandine, gelate primaverili e fenomeni fisiologici di cascole, inoltre, pensiamo che potrà mancare dal 30 al 40% del prodotto - precisa Zoffoli - Mentre per la tipologia Rojo Brillante, che raccoglieremo da fine ottobre/inizio novembre, il calo produttivo si dovrebbe attestare come minimo al 40%”.

Dal punto di vista commerciale, la campagna 2020 è ancora tutta da interpretare. “Il caco Tipo è una nicchia che, grazie all’esperienza e alle competenze della Laghi Domenico, stiamo riuscendo a valorizzare da diversi anni. Prevediamo di fare un bel lavoro distribuendone circa 10mila quintali in questa stagione".

"Per il Rojo Brillante - conclude - la palla sarà come sempre nelle mani della Spagna, che ha appena iniziato la sua stagione con problemi di nuove malattie che hanno provocato danni nella provincia di Valencia”.



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