Clementine, lenta maturazione ed incertezze

L'azienda pugliese Francesco Campobasso verso i primi stacchi: «C'è un ritardo di una settimana»

Clementine, lenta maturazione ed incertezze
Conosciuta sul mercato per la sua capacità di produrre e commercializzare clementine di alta qualità, l'Azienda agricola Francesco Campobasso di Palagiano (Taranto) scalda i motori in vista della nuova campagna commerciale. Una stagione che si appresta ad iniziare con un ritardo di circa una settimana dovuto alle condizioni climatiche. 

“Fa ancora caldo e quindi il frutto sta maturando molto lentamente. Da parte nostra pensiamo di poter iniziare gli stacchi dello Spinoso all’inizio della prossima settimana. Con il Comune partiremo invece verso fine novembre”, racconta a Italiafruit News Michele Campobasso, responsabile dell’azienda

Le quantità attese nell’intero areale di Palagiano-Massafra, dove la raccolta di clementine precoci è iniziata da poco più di 15 giorni, sono nella norma. Una parte del raccolto porta però i segni della grandine dello scorso 4 luglio, che in alcune zone ha danneggiato fino al 70-80% dei frutti.


Clementine, varietà Spinoso 

La situazione commerciale rappresenta un grande punto interrogativo per via dell’incertezza dovuta alle restrizioni che variano da Regione a Regione. Il canale dell'Horeca nazionale è ormai a mezzo servizio, mentre gli operatori dell'ingrosso non fanno scorte e vivono alla giornata. Ci sarà quindi da capire che piega prenderà la campagna.

“Attualmente, per quello che ho potuto sentire, si sta registrando un po' di lentezza nei consumi di clementine. Per quanto ci riguarda vedremo la risposta del mercato nelle prossime settimane. Di certo, per ora, sappiamo che i nostri clienti fidelizzati stanno aspettando con grande interesse la nostra merce", evidenzia ancora Michele Campobasso. 

"In generale, poi, confidiamo che le clementine possano essere favorite dall’ultimo studio dell’Università Sapienza di Roma, che ha attestato l’effetto inibitorio nel processo infettivo del coronavirus della naringenina, sostanza contenuta negli agrumi. Speriamo quindi che i consumi possano decollare grazie a questa ricerca scientifica, un po’ come è successo in primavera con le arance tardive ricche di vitamina C”.



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