Le isole Almaverde Bio vedono rosso

Pari: Canova cresce ma le restrizioni del Dpcm possono frenare il business

Le isole Almaverde Bio vedono rosso
La chiusura dei centri commerciali nel weekend e le limitazioni alla mobilità tra comuni nelle regioni collocate nelle zone rosse e arancioni possono avere ripercussioni e "rimescolare" le vendite negli store di medie e grandi dimensioni. Uno scenario che a molti non piace. "Guardiamo con una certa preoccupazione ai divieti imposti in Lombardia, dove sono collocate circa metà delle nostre 40 isole Almaverde Bio", spiega il direttore Paolo Pari. "Difficilmente nei centri commerciali dove rimangono abbassate le saracinesche dei negozi e restano operativi i soli punti vendita legati al food c'è movimento. Il precedente lockdown, in primavera, ha portato a forti riduzioni di numeri soprattutto negli agglomerati distributivi posizionati in piccoli Comuni. Altri, invece, non hanno subito particolari ripercussioni".



"In generale - prosegue Pari - le persone, nel momento clou dell'emergenza sanitaria, preferiscono non andare nelle grandi strutture di vendita. Queste in estate, dopo il lockdown, avevano gradualmente riguadagnato terreno. Ma ora il rischio è di tornare alla situazione precedente, soprattutto nelle zone rosse".


Paolo Pari in una foto di archivio scattata nell'ultima edizione "fisica" di Macfrut

Il trend aziendale, sinora, è comunque positivo. Nel primo quadrimestre l'ortofrutta bio di Canova aveva messo a segno un progresso del 17,2% in valore e del 10,7% in volume rispetto all’analogo periodo del 2019.  "Il bilancio resta buono, confidiamo di chiudere l'anno con qualche punto percentuale di crescita rispetto al 2019, quando avevamo fatturato un centinaio di milioni di euro", conclude Pari. "C'è però l'incognita dell'impatto di questa seconda ondata, tutto da verificare".

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