Spagna, la nuova legge blinda la filiera agroalimentare

Tra le novità rientrano contratti in forma scritta e prezzi in linea con i costi di produzione

Spagna, la nuova legge blinda la filiera agroalimentare
Dopo aver vietato prezzi agricoli inferiori ai costi di produzione già lo scorso marzo (clicca qui per approfondire), ora la Spagna approva una nuova modifica alla legge della filiera agroalimentare.
Le correzioni introdotte con il disegno di legge mirano a tutelare gli operatori del settore tramite una generalizzazione dei contratti in forma scritta, oltre ad ampliare l’elenco delle pratiche commerciali sleali e aggiornare le infrazioni e le sanzioni.

La nuova norma completa le modifiche introdotte dal Regio Decreto-Legge 5/2020, del 25 febbraio, sulle misure urgenti nel campo dell'agricoltura e dell'alimentazione, che ha costituito il primo passo per il miglioramento del diritto di filiera avviato quest’anno dal governo spagnolo.
Obiettivo delle modifiche introdotte è stimolare il mercato e promuovere l’equa distribuzione del valore aggiunto, migliorando così la grave situazione in cui si trova il settore primario.



In particolare, secondo le modifiche introdotte, ciascun operatore della filiera agroalimentare dovrà pagare all'operatore immediatamente precedente un prezzo uguale o superiore al costo effettivo di produzione: in questo modo i prezzi saranno fissati dal basso verso l’alto per una distribuzione del valore più equa.
I costi di produzione devono essere la base per la negoziazione di contratti scritti e ciascun operatore è obbligato a includere nei contratti alimentari l'indicazione che il prezzo concordato copre il costo effettivo di produzione.
Tra gli altri punti toccati dalla norma quello delle attività promozionali, che non potranno trarre in inganno il prezzo e l’immagine dei prodotti. Inoltre le infrazioni in materia di contrattazione alimentare sono riclassificate in termini di gravità ed è prevista la pubblicazione di sanzioni corrispondenti ai reati.


Luis Planas

Lo stesso ministro all’agricoltura spagnolo Luis Planas ha definito il progetto come “un passo avanti per il settore agroalimentare, che negli ultimi mesi si è dimostrato altamente competitivo ed in grado di fornire costantemente cibo alla popolazione spagnola, mantenendo al contempo il ritmo delle esportazioni. Nell’ultimo anno il Pil settore agricolo è cresciuto del 6,9% mentre le esportazioni sono aumentate del 5,5%, segno che il settore sta funzionando bene nonostante qualche squilibrio strutturale ancora da correggere”.

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