Ecco come l’ortofrutta può tornare vincente

Dalla pandemia un'alleanza tra produzione e distribuzione

Ecco come l’ortofrutta può tornare vincente
Ci sono cose che si dicono appena sottovoce. Anche giustamente, visto che la seconda ondata di Covid-19 purtroppo sta colpendo duro, con troppe persone morte e le terapie intensive che si stanno nuovamente riempiendo.

Il coronavirus ha contagiato anche l'economia mondiale, ma l'ortofrutta - dalla scorsa primavera ad oggi - ne è uscita complessivamente rafforzata. E ora, lo dico senza cinismo, avrebbe la possibilità di consolidare una crescita che non si vedeva da anni e di recuperare credibilità e apprezzamento davanti all'opinione pubblica.

Con lo spettro di un nuovo lockdown, che a livello regionale sta colpendo già alcune realtà, ci sono settori come ristorazione e, più in generale, gran parte dei pubblici esercizi, oltre a turismo, moda e tanti altri che sono a terra. Anche la parte più nobile dell’alimentare, come il vino, soffre ma la distribuzione dei prodotti di prima necessità, fra cui l'ortofrutta, non potrà essere colpita dal confinamento, anzi: ci saranno difficoltà organizzative da superare, ma la filiera del cibo di tutti i gironi continuerà a lavorare e potrà fare affari. Dalle stime condotte insieme a Ismea, infatti, se l'Horeca vale poco meno del 20% del giro d'affari complessivo dell'ortofrutta, la contrazione del fuori casa può però essere compensata dalla crescita della Gdo e di altri canali retail. Occorre però essere propositivi; penso ad esempio alle difficoltà delle castagne (leggi articolo correlato), penalizzate un po’ dovunque dalla riduzione del “passeggio” ma, però, vedo poche iniziative di qualificazione nei supermercati. Basterebbe una bella esposizione e una padella bucata proposta in cross merchandising per suggerire come ingannare il tempo durante il confinamento che, almeno di sera, tutti stiamo già subendo.



E’ solo un piccolo esempio, ma con una popolazione che sta più a casa, che ha più tempo per leggere, guardare la tivù o scorrere i social, è proprio il momento giusto per creare una nuova immagine all'ortofrutta. Il claim salutistico forse non è mai stato così attenzionato come in questo momento, gli italiani sono sempre più attenti all'alimentazione e alla cucina, con un rinnovato interesse verso la preparazione dei pasti a casa. La genuinità e la freschezza di frutta e verdura possono essere elementi di comunicazione convincenti.

Poi cerchiamo di guardare avanti, quando la bufera si calmerà. Nel 2021 dovremo continuare a combattere il virus, questo è certo, ma quando la curva dei contagi scenderà gli italiani vorranno tornare a godersi il loro tempo libero e tra le prime forme di turismo che ripartiranno ci saranno agriturismi, esperienze slow in mezzo alla natura, dove garantire il distanziamento sociale sarà più facile. E anche qui le aziende agricole avranno un ruolo rilevante.



Un settore che continua a operare e soddisfa le esigenze di un'alimentazione sana e gustosa, che si concilia con l'ambiente e le bellezze naturali del territorio, pronto ad offrire esperienze di svago: ecco perché l'ortofrutta può diventare un settore vincente e uscire da questo complicato momento più forte di prima.

Non lo può fare da sola, ma deve fare sistema. In primis al proprio interno e poi con la distribuzione: eccellenze come le Dop e le Igp, tanto per fare un esempio, hanno bisogno della Gdo per arrivare al grande pubblico e generare quei risultati economici che possono dare linfa ai produttori e mantenere vivi presidi territoriali importanti. E' arrivato il momento di stringere un'alleanza strategica di intenti tra produzione e distribuzione, entrambe hanno bisogno l'una dell'altra ed è arrivata l'ora di sotterrare l'ascia di guerra del prezzo basso a tutti i costi. Un nuovo equilibrio può consentire di superare i ristretti confini della filiera e trovare nuovi alleati nel mondo dei medici, dello sport e del turismo: tanti ambasciatori di una nuova era per l'ortofrutta. Chi prima lo capirà farà centro.



Può sembrare un sogno, ma non lo è. Stiamo lavorando su questo percorso strategico e lo presenteremo nell'evento di lancio dello Speciale Frutta & Verdura 2020, l'innovativo format in Live Streaming in programma il 16 dicembre (clicca qui per scoprire come partecipare): il settore non può perdere questa occasione, non può farsi travolgere da pochi punti deboli, ma deve trovare la determinazione per darsi un nuovo assetto e per fare il necessario passo evolvendo da filiera a sistema.

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