Kiwi, si fa sentire la pressione del prodotto greco

Domanda dinamica. Buone quotazioni per i frutti dal calibro soddisfacente

Kiwi, si fa sentire la pressione del prodotto greco
Il kiwi greco inizia a far sentire la sua presenza sul mercato nazionale. Lo rileva, per la terza settimana di novembre, il report di Ismea dedicato alla frutta. Se mele e pere vivono una campagna all'insegna della stabilità, il kiwi è una delle referenze più dinamiche al momento, con l'uva da tavola ormai alle ultime battute e i volumi disponibili di kaki che si stanno assottigliando.

Il collocamento del kiwi, si legge nel documento, "ha risentito della presenza sui mercati di merce greca esitata a prezzi concorrenziali".



Alle battute finali, invece, le operazioni di raccolta del prodotto. "La merce che ha presentato un profilo qualitativo in termini di calibro soddisfacente è stata oggetto di una discreta richiesta - rimarca Ismea - Le quotazioni di esordio si sono attestate su livelli omologhi a quelli della trascorsa campagna per l'Hayward e in incremento per la varietà a polpa gialla. La commercializzazione del prodotto, nel complesso, è avvenuta a ritmi regolari e costanti verso i mercati d'oltremare, mentre sul fronte interno e sul circuito distributivo europeo, la presenza di merce greca esitata a prezzi concorrenziali ha limitato il collocamento del prodotto nazionale. Sotto il profilo delle quotazioni i listini sulle piazze monitorate non hanno mostrato variazioni, fatta eccezione per il prodotto veronese i cui ultimi quantitativi in azienda sono stati ceduti sulla base di prezzi in incremento".

Il prezzo medio alla produzione rilevato da Ismea è di 1,27 euro il chilo, in aumento del 13,7% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda l'Hayward nello specifico le quotazioni vanno da 0,75 a 1,19 euro il chilo, a seconda della piazze e della qualità. Valori superiori, invece, per le varietà a polpa gialla.

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