«Mele, mercato dinamico con prezzi buoni»

Assomela: in Italia consumatori più prudenti rispetto al primo lockdown

«Mele, mercato dinamico con prezzi buoni»
"Il mercato interno e quello europeo sono piuttosto ricettivi, così come i mercati extra-Ue, inizialmente partiti con maggiore calma. Fanno registrare buone performance l’India, il Medio Oriente ed i Paesi sudamericani, vista anche la minore disponibilità di prodotto statunitense, sebbene il cambio euro-dollaro non sia dei più favorevoli". A dirlo è il Comitato Marketing di Assomela che, in occasione della sua ultima riunione, ha valutato l’andamento del mercato delle mele nel mese di novembre.

I dati di vendita di novembre - come spiega l'associazione in una nota - confermano la dinamicità del mercato rilevata già all’inizio del mese, con un decumulo particolarmente consistente, in particolare per la varietà Gala. Buone vendite si registrano anche per la Golden e procedono regolarmente, anche se più lentamente, le vendite di Red Delicious e di Granny Smith. Soddisfacenti le vendite anche per Fuji e Braeburn

In generale, le vendite cumulate da inizio stagione sono superiori alle 500mila tonnellate, superiori del 35% rispetto allo scorso anno. Le giacenze a 1° dicembre sono, di conseguenza, tra le più basse registrate a 1.364.135 tonnellate.

“In Italia, l’atteggiamento del consumatore appare più prudente rispetto a quello registrato durante il primo lockdown, quando le mele erano state tra i prodotti preferiti nelle scelte di acquisto. Anche la richiesta di mele confezionate sembra essere rientrata a livelli ordinari”, precisa l'associazione, secondo cui "la stagione è partita in maniera certamente fluida con quotazioni giudicate al momento buone dagli operatori, anche se non per tutte le varietà e referenze. La campagna di vendita, tuttavia, è appena iniziata e andrà analizzata con cautela, considerando lo scenario internazionale e la straordinarietà del momento che si sta vivendo".



Per quanto riguarda il mercato estero dell'India, Assomela segnala inoltre come gli sforzi congiunti delle istituzioni italiane, in coordinamento con quelle comunitarie e di altri Paesi, abbiano permesso di posticipare ad inizio marzo la richiesta di certificazione “Ogm free”, che sarebbe dovuta entrare in vigore l'1 gennaio 2021. "Pur salutando con favore questo risultato, bisognerà ora proseguire nello sforzo di trovare una soluzione stabile al problema, preferenzialmente a livello comunitario, ma perseguendo allo stesso tempo una soluzione in coordinamento tra i Ministeri competenti a livello nazionale", la posizione del Comitato.

Nel corso della riunione si è poi valutata la situazione, le prospettive e le possibili criticità per il settore nell’ambito del “Green Deal”, con i suoi obiettivi tanto ambiziosi quanto condivisi, ma con metodi ancora carenti per quanto riguarda le stime di impatto, i tempi e gli strumenti suggeriti, in particolar modo in ambito fitosanitario. Il settore chiede molta più progressività ed attenzione nelle valutazioni riguardanti le autorizzazioni di principi attivi fondamentali per i disciplinari di “produzione integrata” e chiede una decisa apertura al sostegno verso soluzioni di confezionamento con materiali innovativi ed eco-compatibili.

Tra gli argomenti all'ordine del giorno anche l'aggiornamento sulla situazione produttiva dell'Italia (tabella sottostante): la produzione, includendo i dati finali delle varietà più tardive, quest'anno si assesta poco oltre le 2,1 milioni di tonnellate. A livello regionale, perde un po’ di terreno l’Alto Adige, colpito in alcune aree da gelate primaverili e grandinate, mentre torna ai livelli degli anni precedenti la produzione del Trentino. Si rialza anche la produzione in Veneto e in Lombardia. Cala, anche in questo caso a causa di eventi metereologici avversi, la produzione dell’Emilia-Romagna, mentre fa segnare un record la produzione piemontese, ormai la seconda per importanza dopo quella del Trentino-Alto Adige.



A livello varietale, si conferma un record produttivo per la Gala (338.618 tonnellate) mentre è in evidente ribasso la produzione di Golden, con un -6% rispetto al passato raccolto. Si rialza, ma rimane sotto la media, la produzione di Red Delicious; torna a livelli produttivi nella media anche la Granny Smith. Cresce rispetto allo scorso anno, ma rimane al di sotto della media, pure la Fuji. Fanno registrare raccolte record anche la Cripps Pink e tutte le cosiddette nuove varietà, che superano quota 100mila tonnellate.

Si confermano per tutte le cultivar ed in tutte le aree produttive buoni calibri e una generale buona qualità del prodotto. Come stimato a novembre, la quantità di merce destinata al mercato fresco, si attesta a poco più di 1,8 milioni di tonnellate, valore inferiore alla media delle ultime stagioni. E' stata infine rivista leggermente in rialzo anche la produzione del biologico, che sfiora le 190mila tonnellate.

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