«Così guadagneremo efficienza»

Fornari e Magnani spiegano le strategie e la riorganizzazione Apofruit

«Così guadagneremo efficienza»
Rendere l’azienda più efficiente, vicina e sinergica con le aree di produzione dei soci è
l’obiettivo più volte sottolineato dalla nuova direzione di Apofruit Italia. “Il primo step è stato quello di scattare una sorta di fotografia che prendesse in considerazione il patrimonio aziendale, con i suoi magazzini e gli stabilimenti sui vari territori, la situazione produttiva e le potenzialità dei vari areali, approfondendo aspetti colturali e aspetti tecnologici così da procedere a una riorganizzazione e a un piano di razionalizzazione da presentare al Cda", la dichiarazione del direttore operativo di Apofruit Claudio Magnani riportata nell'ultimo numero della newsletter aziendale.  



"L’esigenza principale - per Magnani - è quella di rendere l’azienda più snella, capace di maggiore flessibilità, anche dei magazzini, per cogliere tempestivamente le difficoltà e le opportunità che si possono manifestare. Dall’analisi di tutti questi aspetti sono maturate decisioni che stanno riguardando il patrimonio, il personale, la produzione e la base sociale”.

Ma cosa significa concretamente riorganizzare e dare efficienza all’intera struttura? “Stiamo effettuando scelte importanti nella dismissione di strutture rivelatesi non più così strategiche come in passato sia per perdita produttiva di quel determinato territorio, ma anche per obsolescenza - la risposta del direttore generale Ernesto Fornari - e al contempo stiamo accelerando l’impegno sulle strutture più importanti, che verranno destinate alla specializzazione e dotate di tecnologia all’avanguardia". 



Questo perché, aggiunge il Dg, "lavoriamo un prodotto fresco che richiede sempre più maggior servizio: la tecnologia deve essere uno degli strumenti per offrire al consumatore un prodotto di qualità, con maggiore appeal e garanzia, in definitiva creare un valore aggiunto”.

Per il 2021 sono già stati tracciati alcuni percorsi fondamentali: concentrare conferimento e lavorazione nelle strutture specializzate per tipologie, assicurare sempre maggiore professionalità delle maestranze e proseguire a investire nei progetti per prodotti a club sia nuovi che consolidati; ancora, proseguire sulla politica di marca, sull’innovazione e sullo sviluppo del biologico. "Nei primi mesi del 2021 – conclude Fornari – presenteremo ai soci ben 13 progetti per prodotti di qualità: coinvolgeranno sia i prodotti convenzionali sia il comparto del biologico. Per questi progetti la cooperativa destinerà ai propri soci produttori importanti risorse Ocm a sostegno degli investimenti per l’innovazione e assicurerà loro l’adeguata assistenza tecnica”.

Copyright 2021 Italiafruit News