Lockdown totale significa successo della Gdo

Il caso della Gran Bretagna. Kantar: «Il 25% delle famiglie sta comprando il cibo online»

Lockdown totale significa successo della Gdo
Lockdown totale e successo della Gdo vanno di pari passo. A confermarlo sono i dati Kantar provenienti dal Regno Unito, che mettono bene in evidenzia l’impennata degli acquisti presso i gruppi della distribuzione moderna dopo il terzo lockdown nazionale, in vigore dal 5 gennaio scorso. 

La società di ricerca, nel suo ultimo studio, ha analizzato il trimestre antecedente al 21 febbraio. Un periodo in cui le vendite di generi alimentari da asporto sono aumentate del 12,5%. Spostando l’attenzione solo all’ultimo mese (21 gennaio-21 febbraio), l’incremento si attesta al 15,1%, il tasso di crescita più alto da giugno 2020.

“La pandemia ha ormai lasciato il segno nelle nostre vite e ha cambiato completamente il modo in cui facciamo acquisti - dichiara Fraser McKevitt, Head of Retail and Consumer Insight di Kantar - Dalla primavera del 2020 ad oggi, le varie restrizioni sul settore ospitalità ci hanno fatto mangiare a casa sette miliardi di pasti in più. I britannici hanno speso 15,2 miliardi di sterline in più per la spesa durante la pandemia, equivalenti a una media di 4.800 sterline per famiglia, con un aumento di 500 sterline rispetto ai tempi normali”



I dati dell'ultimo mese rilevato da Kantar mostrano inoltre che l’e-commerce alimentare ha raggiunto un nuovo record, rappresentando circa il 15,4% delle vendite complessive rispetto all'8,7% del medesimo periodo del 2020. “Nelle ultime quattro settimane - continua McKevitt - quasi un quarto delle famiglie britanniche ha acquistato generi alimentari online, sfruttando al massimo le consegne a domicilio per procurarsi merci più voluminose come cibi in scatola, cereali per la colazione e bibite. Sono stati 12 mesi straordinari per l’online. Tanto che tre milioni di tonnellate di cibo sono state consegnate a domicilio solo nell’ultimo anno. La spesa online è un'abitudine che sembra essere diffusa tra i consumatori britannici. Per le persone che fanno acquisti online, gli ordini su Internet rappresentano oggi il 65% della spesa mensile alimentare”. 

Lo specialista dell'e-commerce Ocado ha incrementato le vendite del 35,3% nelle ultime 12 settimane oggetto dello studio, con la sua quota di mercato che è salita di 0,3 punti percentuali all'1,7%. Il retailer sta aumentando di popolarità al di fuori di Londra e sta registrando la maggiore crescita delle vendite nel sud e nelle Midlands dell'Inghilterra. 



Anche Tesco ha vissuto un ultimo mese molto positivo. La sua market share è aumentata di 0,2 punti percentuali (al 27,4%) grazie al +13,2% del fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Iceland ha fatto addirittura meglio: le vendite su base annua sono aumentate del 23,9%, portando così la quota di mercato al 2,5% (+0,3%). Morrisons ha registrato invece il +13,9% delle vendite, Sainsbury il +12,1%, Waitrose il +11,5%, Asda il +10,3%, Co-op il  12,6%. In crescita anche i fatturati dei discount Lidl (+10,9%) e Aldi (+5,6%). 

Ma, da adesso in avanti, cosa ci deve aspettare? “Inizieremo a vedere - sostiene McKevitt - un declino delle vendite su base annua a partire dal mese prossimo, in seguito all'anniversario del primo lockdown nazionale. E’ inoltre probabile che la domanda di generi alimentari diminuirà con la riapertura del settore dell'ospitalità”.

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