«Zucche, con il telo in Mater-Bi ho aumentato la produzione»

Il coltivatore Terenzio Peirone si è affidato alla pacciamatura biodegradabile di Novamont

«Zucche, con il telo in Mater-Bi ho aumentato la produzione»
Nell’agricoltura moderna non esiste produttività senza sostenibilità. E sono sempre più numerosi i coltivatori che decidono di affidarsi a mezzi tecnici innovativi rispettosi dell'ambiente. Come il telo per pacciamatura biodegradabile in suolo in Mater-Bi proposto da Novamont, che si adatta particolarmente alle colture orticole di breve e medio ciclo. “Le sue performance meccaniche ed agronomiche – dicono dall’azienda – sono comparabili a quelle dei teli in Ldpe”.


E c'è anche chi, grazie all'utilizzo della pacciamatura in Mater-Bi,è riuscito ad aumentare la produttività della propria coltivazione evitando costi a fine coltura. Come è successo a Terenzio Peirone dell’omonima azienda agricola di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. “Uso il telo in Mater-Bi da due anni per le zucche Delica, che coltivo su tre ettari e mezzo con cicli di 4 mesi – dice – ho iniziato ad utilizzare questo materiale perché avevo installato un impianto di irrigazione a goccia e dovevo proteggere la coltivazione dalle infestanti senza utilizzare prodotti chimici. Con il telo per pacciamatura biodegradabile di Novamont ho aumentato la produzione, passando da 130 agli attuali 314 quintali di zucche”.
E aggiunge: “Inoltre il telo mi ha permesso di aumentare anche la pulizia intorno alle piante: a fine coltura interro il telo insieme ai residui delle piante, tolgo la manichetta e preparo il terreno. L’utilizzo di questo telo mi permette un risparmio di costi perché non devo smaltirlo nei rifiuti e, allo stesso tempo, di salvaguardare l’ambiente: oggi tutti dovremmo impegnarci ad utilizzare tecniche per limitare l’inquinamento”.


Grazie alla sua biodegradabilità in suolo certificata secondo la norma EN17033, alla fine del ciclo di coltivazione il telo in Mater-bi può essere infatti lasciato nel terreno dove, lavorato insieme ai residui colturali, verrà trasformato in anidride carbonica, acqua e biomassa dai microrganismi del terreno.   

Un ulteriore vantaggio rappresentato dal telo in Mater-bi è il suo spessore standard di 15 micron. Come sottolineano da Novamont: “ Rispetto a quello dei teli convenzionali, questo spessore minimo permette di sviluppare più metri lineari a parità di peso rispetto al tradizionale telo in Ldpe. Questo si traduce nella possibilità di utilizzare una minore quantità di telo sull’ettaro che, insieme ad un risparmio sulle operazioni di ritiro e smaltimento (necessarie per i teli convenzionali), si traduce in un vantaggio economico oltre che ambientale”.

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