«La sfida? Intercettare il nuovo consumatore»

Mazzini (Coop), Salvi (Fruitimprese) e Benedetti (Unitec) alla tavola rotonda sul post-pandemia

«La sfida? Intercettare il nuovo consumatore»
"La vera sfida sarà intercettare al meglio la nuova segmentazione di consumatori, molto più articolata del passato: farà la differenza tra successo e insuccesso". Lo ha detto Claudio Mazzini (sopra in una foto di archivio), responsabile commerciale freschissimi di Coop Italia, in occasione della tavola rotonda che ha concluso il webinar “L’ortofrutta nello scenario post Covid: come sono cambiati imprese, mercati e consumatori dopo un anno di pandemia”. Con lui, il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, il fondatore di "Local To You" Benedetto Linguerri e Angelo Benedetti, presidente di Unitec.

"In questo anno di pandemia - ha aggiunto Mazzini - la filiera agroalimentare e ortofrutticola hanno tenuto bene, mentre si sono registrate alcune precise tendenze: tra queste il boom del confezionato, legato a doppio filo e in modo perentorio con il tema della sostenibilità". Altro aspetto messo in rilievo dall'esponente di Coop la polarizzazione dei consumi, "tra chi a causa dell'emergenza sanitaria si ritrova con meno soldi e chi invece ne ha altrettanti se non di più".  



Tra i canali di vendita al momento "vincono quelli che definiamo discount, ma che io chiamo  supermercati semplificati, e i negozi di prossimità; se per i primi possiamo essere certi che la crescita continuerà, per i secondi è tutto da verificare". 

Anche l'online è destinato a svilupparsi ulteriormente "ma - ha fatto presente Mazzini - c'è un limite legato a una catena logistica molto critica: difficile trovare piattaforme, furgoni e personale adatto e formato in poco tempo". "E attenzione - ha concluso - a non creare schiavi della logistica, dell'ultimo miglio: l'esplosione selvaggia dell'e-commerce presenta questo rischio e manifesta un tema legato allo sviluppo sostenibile che va affrontato".



Il presidente di Fruitimprese Salvi ha spiegato che "il settore ha risentito meno di altri della pandemia ma le difficoltà non sono mancate e non mancano: non è stata una passeggiata neppure per gli esportatori, penso alle chiusure di molte frontiere, alle limitazioni della circolazione al Brennero, su cui le istituzioni italiane sono intervenute efficacemente".

In questo contesto "l'export ortofrutticolo italiani ha tenuto anche se sono calati i volumi. Sono due anni consecutivi che importiamo più di quanto vendiamo all'estero, soprattutto per agrumi e ortaggi: un dato che deve far riflettere", ha detto ancora Salvi che ha poi citato "il problema della gestione della manodopera - con la necessità di attingere da altri settori e le relative problematiche della qualità del lavoro - oltre ai costi di produzione lievitati a causa delle operazioni di sanificazione, distanziamento e turnazione nei magazzini". Se non altro "si è capito che il prodotto ortofrutticolo è essenziale: le nostre imprese sono in grado di garantire, e bene, forniture giornaliere".

Altri due punti chiave, per Salvi sono la transizione ecologica ("Servono decisioni prese su base scientifiche") e la digitalizzazione ("Bisogna partire dalle scuole, c'è troppo scollamento tra istruzione e lavoro").

Benedetto Linguerri, fondatore di Local to You, che vende esclusivamente online, ha parlato della scelta green della sua azienda la quale rifugge dalla plastica negli imballi "anche se ciò comporta costi importanti". Lo scontrino medio cresce ma, ha messo in rilievo Linguerri "l'ortofrutta, online, non può andare da sola: i costi del servizio non lo permettono e per continuare a puntare sui freschissimi servirà incastrare online con offline".



Angelo Benedetti (sopra) di Unitec ha rimarcato l'importanza di garantire produzioni salutari e di qualità costante: "Il tema salubrità è fondamentale, lo conferma il boom delle vendite di prodotto confezionato, in quanto ritenuto più sicuro, e lo conferma il crollo di vendite di ciliegie cilene in Cina dopo che nel Paese asiatico era uscita la fake news del ritrovamento di coronavirus su alcuni frutti". 

Unitec lavora per risolvere i problemi a 360 gradi, tra questi la gestione del personale che in questi mesi è stata, per molte aziende "fuori controllo": "La selezione su linee senza personale può essere una risposta" ha spiegato Benedetti mostrando slide di sistemi implementati in alcune importanti aziende. Il tema dell'innovazione tecnologica ha concluso, è oggi più che mai assolutamente strategico per il successo delle aziende ortofrutticole. 

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