Covid su (poche) bilance del reparto frutta

Mille supermercati ispezionati, tracce di virus in meno del 2% dei casi

Covid su (poche) bilance del reparto frutta
Tracce di Covid nei supermercati e sulle bilance del reparto ortofrutta: una notizia che ha fatto rumore quella lanciata ieri mattina da agenzie di stampa e media di tutto il Paese. Utilizzando spesso fotografie proprio di frutta e verdura. L'auspicio è che non ci siano ripercussioni su vendite e consumi. 

Nell’ambito dei controlli svolti a tutela della salute collettiva nel periodo di emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute ha condotto una campagna di verifiche a livello nazionale al fine di accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione degli ambienti e delle attrezzature per limitare il contagio da Covid-19 da parte della distribuzione. I Nas hanno "ispezionato" 981 punti vendita italiani tra quelli di maggiore afflusso, rilevando irregolarità in 173 di loro, pari al 18%, deferendo all’Autorità giudiziaria 9 responsabili di supermercati e sanzionandone ulteriori 177 con violazioni amministrative per un ammontare di 202 mila euro.


La notizia sul sito di AdnKronos con foto di reparto ortofrutta

E' scattata l'immediata sospensione dell’attività commerciale nei confronti di 12 supermercati, tre dei quali per violazioni alle misure anti-Covid, con il sequestro di oltre duemila chili di prodotti alimentari risultati non adatti al consumo, per mancanza di tracciabilità e modalità di conservazione non idonea.

"Segni" di Covid su Pos, carrelli, bilance e superfici sono stati però trovati in "soli" 18 casi: una percentuale inferiore al 2%, sufficiente però a mettere la "pulce nell'orecchio" dell'opinione pubblica. I supermercati nei quali sono state evidenziate positività al Covid-19, appartenenti a diverse aziende della Gd - riportano le agenzie - sono stati individuati a Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania e in altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari.

Nel dettaglio, a Udine il Nas, nel comune di Sedegliano, ha segnalato il legale responsabile di un supermercato poiché responsabile di aver mantenuto i locali della struttura in carenti condizioni igienico strutturali.



A Parma, al termine delle ispezioni igienico sanitarie svolte presso alcuni supermercati, integrate dal prelievo di tamponi ambientali su cestini per la spesa, display per i pagamenti elettronici delle casse self service e della bilancia reparto ortofrutta, sono stati 5 i tamponi positivi alla presenza del virus. 

A Perugia in due distinti supermercati di Gubbio (Perugia) e Terni, sono state riscontrate 3 positività di tamponi di superficie prelevati rispettivamente sulla bilancia del bancone del reparto di gastronomia e, nel secondo caso, sul Pos per le carte di pagamento elettronico e sul manico del carello. 

In Toscana sono state ispezionate attività commerciali della grande distribuzione organizzata di Grosseto, Pisa e San Giuliano Terme (Pisa) con l’esecuzione di complessivi 86 tamponi di superficie per la ricerca del Covid-19; ne è scaturità la positività del virus su un dispositivo elettronico “salvatempo-lettore automatico di spesa” di un supermercato di Grosseto.

A Roma il laboratorio Arpa - Lazio, ha rilevato 4 positività al Rna Sars-CoV-2 mentre a Latina il Nas, unitamente al personale dell'Arpa Lazio, ha effettuato 31 tamponi su superficie di maggior contatto da parte degli avventori (maniglie dei carrelli, tastiera della bilancia, tastiera del pos, maniglie congelatori) prelevati in 8 supermercati delle province di Latina e Frosinone. L’esito degli esami di laboratorio ha rilevato la positività di 2 campioni al virus Sars-Covid-19, prelevati in altrettante diverse attività commerciali.

A Viterbo è stato segnalato alla Prefettura il legale responsabile di un discount della provincia viterbese per aver omesso l’osservanza del distanziamento interpersonale. Sono state contestate violazioni amministrative pari a 800 euro e la chiusura dell’esercizio commerciale per giorni 5.

E ancora, in un punto vendita di Salerno è stata rilevata la positività di un tampone di superficie, su un totale di 14 effettuati, prelevato sul terminale di pagamento Pos; nella stessa regione, a Napoli, sono stati individuati 2 supermercati inottemperanti alle misure di prevenzione anti Covid-19 ed ulteriori 2 con gravi carenze igienico-sanitarie ed oggetto di chiusura amministrativa, con il sequestro complessivo di 450 chili di alimenti vari.



A Taranto in due supermercati ubicati in Mottola e Grottaglie è stato accertato il mancato funzionamento in fase continua degli estrattori d’aria nei servizi igienici e inadeguatezze igienico-strutturali. 

In Sicilia, a Palermo, a conclusione di attività ispettive sono stati sanzionati due titolari di altrettanti supermercati per non aver predisposto un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione dai rischi di contagio da Covid-19, per la mancata sanificazione degli ambienti e l’assenza di materiale igienizzante per clienti ed operatori. A Catania il Nas, congiuntamente a personale medico dell’Asp di Catania, ha proceduto, presso un supermercato sito in Trimestri Etneo, al prelievo di 14 tamponi di superficie per la ricerca del Covid-19; rilevata la presenza del virus su un tampone prelevato su una cassa veloce.

Infine a Cagliari il laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per la Sardegna ha rilevato la positività al virus Sars-COV-2 su un tampone di superficie effettuato sulla tastiera del Pos, di una cassa attiva in un discount di Assemini (Cagliari). 

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