Gajardo, lo zucchino che non teme il freddo

Il bilancio della prima campagna del nuovo romanesco di Seminis

Gajardo, lo zucchino che non teme il freddo
Con le ultime raccolte in dirittura d'arrivo è tempo di bilanci per lo zucchino Gajardo (clicca qui per la scheda). Il nuovo romanesco di Seminis, alla sua prima campagna commerciale, ha confermato le sue peculiarità: resistente al freddo; altamente produttivo anche quando le temperature in serra o in tunnel sono basse; frutti attraenti, uniformi e con fiori di grandi dimensioni.

L'Azienda Fattorusso Giacomo di Sabaudia (Latina) ha investito dieci ettari in zucchino e ancora oggi sta raccogliendo Gajardo. "Siamo molto soddisfatti di questa nuova varietà perché ci ha consentito di avere una buona produzione nel ciclo invernale - spiega a Italiafruit News Giacomo Fattorusso - Abbiamo effettuato i trapianti da fine novembre: a gennaio la raccolta è stata importante nonostante il freddo e ancora oggi abbiamo una buona produzione. Tra le caratteristiche più rilevanti di Gajardo c'è sicuramente l’ottima tenuta del fiore, aspetto fondamentale per un romanesco, che trasmette tutta la sua freschezza e si abbina al bel colore del frutto. Vista la buona produzione porterò avanti la coltivazione fino a metà giugno".



"Gajardo si adatta alle condizioni pedoclimatiche dell'areale laziale - osserva Elisabetta Martella, responsabile tecnico di Seminis - La pianta ha un portamento eretto ed è aperta, in modo da facilitare la raccolta e da avere così costi di manodopera più limitati. E' una varietà rustica, che permette di avere una pianta sana, con frutti dalla forma cilindrica come si addice a un tipico zucchino romanesco. La tenuta del fiore è un aspetto fondamentale: oltre ad essere di grandi dimensioni, si mantiene nel post-raccolta trasmettendo così la freschezza del prodotto. Ma la peculiarità principale di Gajardo è la sua ottima tolleranza al freddo, la produzione è costante anche quando le temperature si abbassano. Noi lo consigliamo per i trapianti che vanno dal 10-15 ottobre fino alla fine di dicembre, un periodo molto difficile in serra, dove Gajardo ha dimostrato uniformità di raccolta nonostante la colonnina di mercurio scendesse. E' quindi una varietà che consente produzioni di valore e garantisce qualità organolettiche elevate".

Per tutte le qualità illustrate il mercato lo premia, come conferma Fattorusso. "Per lo zucchino con fiore è stata una buona campagna - afferma l'imprenditore - La richiesta è stata sostenuta e si sono registrati buoni prezzi. Nel prossimo ciclo invernale raddoppieremo le superfici di Gajardo".

“Ho avuto modo di vedere Gajardo in coltivazione in diversi areali, a partire dai trapianti di ottobre fino a dicembre - illustra l’agronomo Luigi Pennuzzi - La varietà ha confermato le ottime performance in termini produttivi e qualitativi, anche nei periodi invernali. La pianta è rustica e vigorosa e per queste sue caratteristiche consiglio un piano di concimazioni equilibrato, in modo da esaltare le caratteristiche del prodotto. In generale i frutti presentano le costolature tipiche dello zucchino romanesco con fiore, molto apprezzato da tutti gli operatori del settore”.

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