Coop-Confagricoltura, il patto del pomodoro

Intesa sul prodotto da industria per un'equa distribuzione di valore e rischi

Coop-Confagricoltura, il patto del pomodoro
Per il momento interessa il pomodoro da industria (oltre al suino) ma presto potrebbe abbracciare anche altre filiere ortofrutticole il protocollo di intesa siglato tra Confagricoltura e Coop Italia. Obiettivo: mettere a punto un modello economico capace di considerare e remunerare in modo equo tutti gli attori della supply chain, dal produttore al consumatore, con un approccio che garantisca la distribuzione del valore, la condivisione dei rischi e delle opportunità economiche, maggiore reciprocità così come un giusto prezzo di vendita per il consumatore.

Un progetto pilota per due aree produttive complesse - sottolinea una nota stampa congiunta - soggette a dinamiche di mercato che determinano oscillazioni di prezzo importanti, tali da influire anche sul prodotto destinato al consumatore finale.



Con l’accordo, che ha una durata biennale con possibilità di rinnovo, si intende puntare all’individuazione di possibili meccanismi per un'equa remunerazione e un prezzo condiviso che esuli dalle oscillazioni stesse e in grado di rimanere inalterato, entro un tempo stabilito, rispetto alla variabilità cui sono soggette le due filiere prese in considerazione.

Per raggiungere questo obiettivo viene messo in campo un gruppo di lavoro composto da due docenti universitari specialisti in materia (gli atenei coinvolti sono l’Università di Parma e Piacenza) e, per ciascuno delle due parti firmatarie, tre professionisti con esperienze nei settori tecnico-produttivo, legale, amministrativo e di mercato.



“L'intesa – spiegano il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti e l’amministratrice delegata di Coop Italia, Maura Latini – costituisce un segnale importante in un momento in cui si parla di pratiche sleali ed è sempre più evidente la necessità di avere meno frammentazione nelle filiere e un giusto equilibrio tra le parti, dove al rispetto del valore delle fasi produttive si aggiunge una corretta valutazione delle necessità del consumatore finale”.

Il feeling "ortofrutticolo" tra Coop e Confagricoltura parte da lontano; lo scorso dicembre, ad esempio, la confederazione aveva espresso palese apprezzamento per la decisione del retailer di offrire - in un momento di grave crisi del comparto - clementine di pezzatura piccola a un prezzo concorrenziale così da spingere i consumi garantendo nel contempo una giusta remunerazione ai produttori calabresi.

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