«Lattughe, l'Iceberg è la tipologia più richiesta»

Il punto con l'azienda Tufo (Agribologna): la campagna romagnola è iniziata bene

«Lattughe, l'Iceberg è la tipologia più richiesta»
Prima parte di campagna soddisfacente per le lattughe di Romagna, le cui raccolte in campo aperto sono in corso da circa due mesi. Le brinate d’inizio primavera e il freddo di aprile e maggio non hanno causato danni alle coltivazioni, bensì hanno determinato un rallentamento delle raccolte riducendo l’offerta disponibile.

“La campagna è iniziata in modo migliore rispetto all’esordio del 2020. La primavera fredda ha fatto crescere piano i prodotti e così abbiamo venduto quasi tutta la merce raccolta senza particolari problemi”, sottolinea a Italiafruit News Massimo Tufo, titolare della Società Agricola Tufo I Sapori Della Natura - socia del Consorzio Agribologna - che produce insalate su circa 60 ettari a San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì-Cesena.

“La qualità di tutte le lattughe si presenta buona, mentre i prezzi sono scesi giusto negli ultimi 10 giorni a fronte dell’arrivo di temperature più calde che hanno ammucchiato un po’ i trapianti. A mio avviso, i valori di mercato dovrebbero migliorare nelle prossime settimane, dato che i volumi da raccogliere non sono tantissimi”.



Tra le varie tipologie si conferma il crescente interesse del mercato italiano per l’Iceberg, in assoluto la lattuga più ricercata secondo Tufo. “Stiamo notando inoltre che la Gentilina, grazie alla sua praticità, sta acquistando sempre più spazio a discapito della Trocadero. La Gentilina è infatti una insalata pratica sia per chi la produce sia per chi la commercia. Al consumatore piace perché rimane fresca più a lungo”.

Per quanto riguarda il segmento delle foglie di quercia, “la domanda sembra procedere un po’ a rilento. La ragione è che gli alberghi ed i ristoranti, vale a dire i principali acquirenti delle foglie di quercia, non hanno ancora ingranato a livello di lavoro”. 

A fine maggio, intanto, è partita anche la campagna del sedano. Un prodotto che l’azienda Tufo coltiva su una decina di ettari. “La vendita procede bene. A farci paura, quest’anno, è in generale la siccità. Malgrado sia soltanto giugno, stiamo già notiamo un calo della falda nelle zone meno ricche di acqua. Ad agosto potrebbero esserci problemi se non pioverà, tanto per il sedano quanto per le lattughe”.




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