«Love Hummus» approda tra i banchi dell’ortofrutta

L'ad Alberto Bruzzone: «Abbiamo numeri di nicchia ma iniziamo a far rumore»

«Love Hummus» approda tra i banchi dell’ortofrutta
E’ un prodotto vegano ma con una forte vocazione gastronomica. Stiamo parlando dell’hummus, una salsa a base di pasta di ceci e semi di sesamo, le cui origini rimandano ai Paesi mediorientali di Israele e Libano.

Precursore dei tempi in Italia è stato il brand Love Hummus, dell’azienda piemontese Principini, che ha lanciato il prodotto come delizia per vegetariani e vegani per poi allargarsi al settore dei piatti pronti. Sempre più apprezzato anche dai consumatori italiani, l’hummus è sbarcato anche sui banchi dell’ortofrutta dei supermercati



“Quelli dell’hummus sono ancora numeri di nicchia ma che fanno rumore – spiega a Italiafruit News Alberto Bruzzone, ad di Love Hummus – inizialmente fornivamo solo la gastronomia del libero servizio ma ora siamo attrezzati per fare distribuzione anche nei canali ortofrutta dei supermercati. Abbiamo iniziato con Unes a gennaio 2020, collocando il prodotto tra le referenze di quarta e quinta gamma e anche durante la pandemia siamo sopravvissuti bene”.
“Ora – continua – vogliamo allargarci ai reparti ortofrutta degli altri retailer grazie al buon operato della piattaforma ad hoc, i nostri prodotti vengono posizionati come una continuazione della quarta e quinta gamma ma non hanno ancora uno spazio dedicato, come succede invece all’estero”.

L’hummus viene preparato su ordinazione come un prodotto fresco e può contare su una shelf life di 28 giorni“Tutto parte dalla passione e dalla dedizione per la materia prima cece – specifica Bruzzone – oltre ad un continuo miglioramento dell’ ingredientistica: usiamo solo ceci italiani mentre la provenienza del succo di limoni è siciliana o pugliese”. 



Tre le ricette disponibili dell’hummus: versione classica, mediterraneo e al guacamole e alga spirulina.
Per l’hummus classico, il primo ad essere lanciato, la ricettazione è stata affinata per il palato italiano: “Abbiamo preso un prodotto etnico ricercando la ricetta più consone agli italiani – sottolinea l’ad di Love Hummus – ci siamo ispirati in particolar modo alla ricetta libanese che usa pochi ingredienti, quasi nessuna spezia e pochissimo olio, distinguendosi dagli altri prodotti per il suo gusto delicato. Si tratta inoltre di un prodotto magrissimo, il cui 8,7% di grassi deriva principalmente dalla crema di sesamo: non esistendo una produzione italiana, ci approvvigioniamo da uno storico produttore greco che ci permette di avere continuità e flessibilità nella fornitura di alta qualità”.
La versione mediterranea contiene olive Leccino e pomodori secchi mentre la versione al guacamole utilizza avocado sudamericano.



La maggior parte delle vendite (60%) sono per la versione classica, mentre la parte restante è perfettamente suddivisa tra la versione mediterranea e al guacamole. “La versione classica è la preferita dato che si abbina bene ad altre pietanze da grigliare come verdure crude e cotte oppure panini – dice Bruzzone – mentre le altre due ricette rivelano un gusto molto intenso, non solo per intenditori dell’hummus ma per tutti i golosi”.

E aggiunge: “Abbiamo sempre mantenuto un’organizzazione e un’impostazione del lavoro artigianale, in modo da avvicinare il nostro hummus a un prodotto come fatto in casa. Parte tutto con la selezione e cernita della materia prima: in particolare i nostri ceci vengono ispezionati visivamente da operatori specializzati per eliminare qualsiasi pezzo di pianta, foglie e piccole pietre”.
Il prodotto fresco viene lavorato a temperatura fresca e subito confezionato per essere venduto in banchi con temperature da 0 a 4 gradi. “Non eseguiamo alcun tipo di pastorizzazione, per cui è fondamentale mantenere la catena del freddo” commentano dall’azienda.

L’azienda continua a crescere anche tramite la comunicazione sui social, come la pagina Instagram e il coinvolgimento di influencer di nicchia come Metroman. “Non ci limitiamo a usare i social per la diffusione di informazioni gastronomiche ma anche per fare intrattenimento come creatori di contenuti – conclude Bruzzone – il nostro obiettivo è far crescere i consumi di hummus per uno stile di vita sempre più salutare”.

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