Lavoro nero, emergenza al Mercato di Milano

La denuncia dei media, i commenti di Sogemi e grossisti. E la politica si attiva

Lavoro nero, emergenza al Mercato di Milano
"I disperati del lavoro nero all'assalto": il titolo de "Il Giorno" e il relativo articolo corredato da un eloquente video hanno riportato alla ribalta, nei giorni scorsi, l'annoso problema dell'abusivismo e dello sfruttamento all'interno dell'Ortomercato di Milano. "Il primo lavoratore in nero scavalca alle 3.30, in piena notte... Dalle 3.45 alle 4 arrivano altri gruppi di ragazzi, quasi tutti di origine nordafricana, confondendosi fra camion e furgoni che entrano nel mercato ortofrutticolo più grande d’Italia, dove lavorano regolarmente circa duemila persone", racconta il quotidiano. 

"Alcuni formano una piramide umana per varcare la barriera alta tre metri, incuranti delle telecamere installate lungo il perimetro, evitando le pattuglie della polizia. Una volta dentro l’area sanno dove andare. Sono reclutati da caporali e intermediari, spesso originari dello stesso Paese, che offrono lavoro in nero in cambio di una quota dei magri guadagni. Una notte a scaricare e caricare bancali di frutta e verdura per i grossisti, destinata a mercati e negozi, per 20-30 euro". Questa la "dura" realtà riportata dal giornale milanese.


Persone che lavorano per poco più di due euro l’ora "nonostante – spiega Cristiano Nobili, operatore di presidio e delegato della Fit-Cisl – siano anni che denunciamo questo fenomeno, senza che vengano presi provvedimenti decisivi: nelle quattro cooperative che lavorano all’ortomercato la situazione è regolare, ma è difficile controllare quello che avviene fuori". Il tutto "condito" da risse che scoppiano all’improvviso, infortuni, richieste di denaro nei parcheggi.

"Queste situazioni sono più frequenti e in vertiginoso aumento negli ultimi anni", conferma il portavoce dei grossisti Ago-Fedagro Salvatore Musso. "Su 109 aziende che lavorano all’interno del mercato almeno l’85% sono aziende serie e subiscono la concorrenza sleale di chi paga pochi euro il lavoro". Il problema? La mancanza di controlli: "L’ente gestore dice che non ha risorse e personale disposto a lavorare di notte: mancano, quindi, i servizi di controllo e prevenzione".

Interpellata da Italiafruit, Sogemi replica, per bocca del Dg Roberto Lion, che "la società è consapevole del problema degli scavalcamenti notturni: negli ultimi anni abbiamo intensificato i controlli e adottato maggiori misure di sicurezza che hanno sicuramente migliorato la situazione". 


Immagini di scavalcamenti e di risse tratte dal video pubblicato da "Il Giorno"

"C'è ancora da fare e stiamo affrontando la questione internamente e con Comune e forze dell'ordine, aggiunge Lion. "Inoltre grazie al processo di sviluppo e rinnovamento che sta vivendo il mercato ortofrutticolo, contiamo di eliminare o quantomeno ridurre ulteriormente questi fenomeni. Relativamente alle presunte attività criminose di taglieggiamento - conclude il Dg di Sogemi - non abbiamo ad oggi ricevuto alcuna segnalazione ed evidenza".

In questi giorni peraltro il problema sembra essere tornato di attualità anche tra le forze politiche. E, come spiega Musso, sono piovuti messaggi di vicinanza e richieste di incontro da parte di molte liste, complice forse l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale: Milano sceglierà infatti sindaco e Giunta tra appena un mese.

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