Economia circolare, sinergia tra ortofrutta e zootecnia

Ecco cosa fa Orti di Puglia: i sottoprodotti degli ortaggi destinati all'alimentazione animale

Economia circolare, sinergia tra ortofrutta e zootecnia
Si parla spesso di economia circolare. E nel mondo dell'ortofrutta ci sono diverse esperienze che evitano gli scarti e danno una seconda vita ai prodotti. Una di queste - quella promossa da Orti di Puglia, azienda pugliese specializzata nella produzione di ortaggi di IV e I Gamma con il marchio Jentu - ha creato una sinergia tra la produzione ortofrutticola e l'allevamento.

Orti di Puglia ha messo a punto un modello di produzione e consumo di alcuni dei suoi sottoprodotti mirato a valorizzare quelli che normalmente diventerebbero degli scarti e rifiuti per l’azienda, destinandoli ad alcune aziende zootecniche del territorio.



"Le materie prime selezionate per la produzione dei prodotti della linea Jentu, coltivate secondo disciplinari di produzione integrata che mirano a ridurre l’utilizzo di sostanze di sintesi e migliorare la sostenibilità del loro processo di coltivazione - racconta l'azienda - sono sottoposte nella prima fase di lavorazione ad un processo che prevede il taglio e la mondatura dei cespi, per la rimozione delle foglie esterne per danni superficiali, anomalie di colore o delle parti non utilizzabili dal punto di vista commerciale perché non edibili. Questo processo genera la produzione di uno scarto per l’azienda, composto tuttavia da sottoprodotti utilizzabili per l’alimentazione animale, in quanto derivanti da materie prime controllate e un processo di lavorazione svolto nel pieno rispetto delle buone prassi igieniche".

Grazie agli accordi con le aziende zootecniche del territorio, Orti di Puglia, in una ottica circolare, destina questi sottoprodotti di origine vegetale all’alimentazione zootecnica. In questo modo il ciclo di vita di questi prodotti si estende e diventano una fonte di alimentazione di vegetali freschi per vacche e pecore, vocate alla produzione di prodotti lattiero caseari tipici della tradizione pugliese. Diventano quindi un nuovo alimento per i consumatori di tutto il mondo.



Così si dà un nuovo valore aggiunto ai sottoprodotti generati dalle fasi di lavorazione aziendali, riducendo gli scarti per l’azienda Orti di Puglia e sopperendo alle richieste alimentari di un comparto che deve far fronte quotidianamente a un aumento dei costi e alla scarsità delle risorse di prodotti vegetali freschi.

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