Kiwi, la Grecia pronta a mettere la freccia

Sul verde Italia ancora in calo. Gelo, morìa e cimice le cause

Kiwi, la Grecia pronta a mettere la freccia
Occhi puntati sulla Grecia. Per il kiwi è la penisola ellenica l'areale più interessante del momento e anche gli operatori italiani lo ritengono un osservato speciale.

Dopo l'avvio dei primi stacchi di kiwi nazionali, l'impressione è che la produzione italiana per il 2021 possa essere leggermente inferiore a quella dello scorso anno. Un trend che era nell'aria tanto che tra contatti e viaggi di lavoro, i rapporti tra manager italiani e imprese greche ultimamente sono stati decisamente fitti per programmare l'imminente campagna commerciale.



Dai primi rumors che stanno circolando in questi giorni pare che per le varietà a polpa verde la Grecia possa mettere la freccia sull'Italia: la produzione ellenica, infatti, anche quest'anno dovrebbe concedere il bis e crescere di un altro 10%. Nel 2020, lo ricordiamo, la produzione greca aveva sfiorato le 272mila tonnellate, con un aumento del 10% rispetto al 2019. I volumi di kiwi verde italiano, invece, si dovrebbero attestare sulle 250.000 tonnellate, per un calo che si dovrebbe avvicinare alla doppia cifra rispetto al 2020, quando le tonnellate prodotte erano state circa 277.000. Una situazione frutto delle gelate primaverili e dell'avanzare della morìa, che soprattutto in Lazio, Veneto e Piemonte si fa sentire. Un'altra incognita, poi, è rappresentata dalla cimice asiatica. Le buone notizie per la produzione tricolore arriveranno dalle varietà a polpa gialla, su cui si sono concentrati investimenti capaci di aumentare le superfici dedicate.



Più chiarezza ci sarà a metà ottobre, quando durante la quarantesima edizione della conferenza dell’Iko (International kiwifruit organization) sarà fatto il punto sulla produzione di kiwi dell’Emisfero Nord con le stime produttive dei principali Paesi protagonisti del mercato di questo frutto. Un prodotto, come abbiamo mostrato durante l'ultima edizione di Think Fresh, che dopo un 2020 brillante anche nei primi sette mesi di quest'anno sta continuando a performare molto bene nei canali della distribuzione moderna, con vendite a valore in crescita del 7%.
 
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