«Italia e Spagna non siano competitor»

Calleja (Fruit Attraction): siete grandi produttori, condividere strategie

«Italia e Spagna non siano competitor»
Un po' di emozione non manca, come è naturale che sia alla vigilia di un appuntamento atteso. Fruit Attraction inaugura domani mattina a Madrid e la fiera spagnola si presenta con numeri molto vicini all'edizione 2018 - la penultima prima della pandemia - e una truppa italiana mai così numerosa. Elementi che fanno essere soddisfatto, e ottimista, Raul Calleja, direttore generale di Fruit Attraction.

Che tipo di fiera si aspetta? Ci sarà un ritorno alla normalità pre-Covid?

Non credo che dovremmo confrontare l'evento di quest'anno con nessun altro. Negli eventi in presenza degli anni precedenti c'erano più espositori, ma questo sarà sicuramente l'occasione di reincontrarsi. Abbiamo organizzato una fiera con un nuovo regolamento: dopo tutto questo tempo senza contatto fisico, senza possibilità di presentare prodotti e servizi su larga scala, o posizionare aziende e marchi, questo sarà un evento ancora più utile per le aziende.

I numeri vanno sempre letti e contestualizzati.

Saranno presenti 1.300 espositori provenienti da 44 Paesi diversi. Queste cifre sono simili a quelle del 2018. Ma al di là delle cifre, è molto soddisfacente poter organizzare un evento che abbia la capacità di riunire un numero così elevato di aziende. Tutto ciò conferma che il settore ortofrutticolo è un'industria impegnata, coraggiosa, dinamica, innovativa, moderna e all'avanguardia, desiderosa di crescere e investire, generando occupazione, che si impegna in uno dei suoi principali strumenti di promozione e commercializzazione.



Insomma, un'edizione particolare.

Un'edizione molto significativa, direi, che coincide con l'Anno Internazionale dell'Ortofrutta dichiarato dalla FAO: è molto speciale per la visibilità di un settore che si è rivelato strategico per l'economia, l'occupazione e l'approvvigionamento alimentare della popolazione. Siamo molto grati per la fiducia dimostrata dalle aziende nel 2021, possiamo sentire la loro voglia di raggiungerci per supportare questo fantastico strumento internazionale del nostro settore ortofrutticolo.

La partecipazione dall'estero risentirà della pandemia?


All'evento di quest'anno contiamo di avere una significativa presenza internazionale. In ogni caso, ci saranno sicuramente alcuni Paesi che avranno maggiori complicazioni per quanto riguarda i viaggi, ma la verità è che la situazione mondiale si sta normalizzando, cosa che sicuramente favorirà l'afflusso di espositori e partecipanti internazionali alla fiera. Il nostro processo di registrazione dei visitatori è attivo e posso dire in anticipo che il tasso di espositori e partecipanti accreditati da altri Paesi è molto buono. Ad oggi abbiamo professionisti provenienti da 100 nazioni. Questa è probabilmente l'edizione più speciale che abbiamo mai tenuto. Come ho già detto, abbiamo 1.300 aziende espositrici provenienti da 44 paesi, di cui il 21% espongono per la prima volta. Ciò significa che siamo all'82% dei partecipanti dell'ultimo evento fisico del 2019. Parliamo di un totale di 42.000 metri quadrati netti di spazio espositivo distribuito su otto padiglioni dell'Ifema; oltre il 31% di presenza estera, spiccano in particolare la notevole crescita dell'America Latina e l'aumento delle imprese provenienti da Italia e Francia.



A proposito della partecipazione italiana cosa ci può dire?

L'Italia è fortemente rappresentata all'evento di quest'anno. Abbiamo 155 aziende, una cifra ben al di sopra di quella del 2019.

Che ruolo ha l'Italia in Fruit Attraction?

Per Fruit Attraction la partecipazione dell'Italia è fondamentale. Abbiamo avuto rappresentanti del vostro Paese fin dalla prima edizione e attualmente la loro partecipazione ha subito l'incremento maggiore.

Che tipo di competizione vede tra la produzione ortofrutticola italiana e spagnola nel presente e nel futuro?

Più che competitor preferiamo vedere l'Italia come uno dei principali produttori di frutta e verdura insieme alla Spagna, un Paese con il quale condividiamo forum di intesa comuni come il Comitato Misto Ortofrutta Francia-Italia-Portogallo-Spagna.



Per Fruit Attraction sarà un'edizione dedicata anche al retail. Che responsabilità ha la grande distribuzione nel successo del settore?

Il settore ortofrutticolo ha compiuto negli ultimi anni un grande salto di qualità, sia nell'assortimento che nella diversificazione dei prodotti, fino all'adeguamento degli spazi sugli scaffali della vendita al dettaglio. In questo sviluppo, e ancor più adesso in questo contesto segnato dai cambiamenti nelle abitudini di consumo e nei bisogni derivati ​​dalla crisi sanitaria, è fondamentale la collaborazione e l'impegno di distributori e produttori.

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