Md: speculazioni scellerate, intervenire prima che sia tardi

Podini: gli aumenti incontrollati sulle materie prime rischiano di innescare gravi tensioni

Md: speculazioni scellerate, intervenire prima che sia tardi
No agli aumenti ingiustificati: l'appello, scritto nero su bianco, è di Patrizio Podini, che chiede inter­venti urgenti per calmierare i prezzi di mate­rie prime e beni di prima neces­sità. 
Per l’impren­di­tore bol­za­nino, pro­prie­ta­rio dei super­mer­cati Md, si sta infatti inne­scando una dina­mica di aumenti ingiu­sti­fi­cati che rischia di pro­durre un’emer­genza sociale: "Si deve inter­ve­nire prima che la palla di neve diventi una valanga - sostiene Podini - altri­menti molte fami­glie scon­te­ranno gravi pro­blemi nell’acqui­sto di beni essen­ziali. La dina­mica non è ancora giunta al picco ed è urgente sia posto un tetto sul prezzo delle mate­rie prime essen­ziali".



La distor­sione sarebbe figlia di un intrec­cio tra mec­ca­ni­smi glo­bali e mio­pie di alcuni set­tori d’impresa tali da generare quelle che Podini definisce "speculazioni scellerate": "Pren­diamo come esem­pio la pasta. Tutti in Ita­lia la con­su­miamo ogni giorno, ma il prezzo del grano è in forte cre­scita, sia per­ché gli Stati Uniti si sono acca­par­rati larga parte delle pro­du­zioni del Canada, sia per­ché anche in Ita­lia c’è chi pre­fe­ri­sce tenere la mate­ria prima nei silos per farne cre­scere il prezzo. Per que­sto biso­gne­rebbe aprire un per­corso tra poli­tica e indu­stria per­ché si assi­curi ai pro­dut­tori un giu­sto gua­da­gno, fre­nando chi spe­cula creando un danno a tutti".

Altro tema toccato da Podini, il costo degli imbal­laggi: "L’aumento di domanda — sottolinea il patron di Md — ha pro­dotto un forte aumento di prezzi. Io stesso vivo il para­dosso per cui, magari, i miei negozi non rice­vono cari­chi di biscotti, per­ché i fab­bri­canti non pos­sono avere dalle car­tiere il neces­sa­rio per con­fe­zio­narli. O, ancora, se una bot­ti­glia di vetro mi aumenta di 20 cen­te­simi o i pal­let di legno mi sal­gono di valore da 10 a 15/16 euro cia­scuno, gli incre­menti vanno a gra­vare sul conto finale del con­su­ma­tore. E que­sto deve essere con­trol­lato, almeno per i beni essen­ziali". 

Per il manager altoatesino la gestione dell'ultimo tri­me­stre dell'anno sarà cru­ciale: "Pre­vedo un periodo di grande ten­sione, se non si inter­verrà, con dif­fi­coltà che si pro­trar­ranno nel primo seme­stre 2022. Ma se ci saranno i neces­sari inter­venti con­tro que­ste spe­cu­la­zioni scel­le­rate, potremo ten­dere a una buona ripresa in chiave 2023, con segnali forti di miglio­ra­mento già nel secondo seme­stre del pros­simo anno". 



"La pan­de­mia - sottolinea ancora Podini - ha fatto defla­grare con­trad­di­zioni già pre­senti ma tenute sotto una coperta. Man mano che riprende la libertà di movi­mento, si deve evi­tare che ci sia chi, pen­sando di recu­pe­rare tutto e subito dopo le dif­fi­coltà, rad­doppi i prezzi, otte­nendo un effetto al con­tra­rio nega­tivo per la ripresa e il bene comune".

E conclude: "Md c'è, si appella a chi ha il potere di vigilare sul mercato speculativo affinché si possa creare quella stabilità di cui il sistema Paese ha urgente bisogno e rinnova il suo impegno: quello di essere concretamente vicino agli italiani, aprendo a un percorso che dovrebbe vedere insieme industria, distribuzione e governo".

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