Investire al Sud, gli ostacoli da superare

I risultati di una ricerca: inefficienza della Pa, infrastrutture e logiche clientelari

Investire al Sud, gli ostacoli da superare
Per l'ortofrutta il Mezzogiorno è un'area strategica: qui si concentrano importanti investimenti produttivi e operano alcune delle imprese più dinamiche del settore. Ma il Sud sconta ritardi e presenta delle barriere agli investimenti: il 61% degli industriali del nord e centro Italia, per esempio, non sembra disposto a investire nelle regioni meridionali a causa dell'inefficienza della pubblica amministrazione, della carenza di infrastrutture e delle logiche clientelari che ostacolano il libero mercato.



E' quanto emerge da un'indagine promossa dal think tank pugliese Orbita, che ha realizzato una inchiesta insieme a Sec Newgate Italia prendendo in esame il sentiment di un campione di presidenti, amministratori delegati e figure apicali di imprese del centro-nord, con un fatturato medio di 25 milioni di euro, per comprendere meglio le cause degli scarsi investimenti che caratterizzano ancora il Sud del paese.

I dati elaborati da Orbita, come riporta il quotidiano economico ItaliaOggi, hanno messo in luce una situazione ancora difficile per l'imprenditoria del Mezzogiorno se è vero che ben il 61% degli intervistati si è detto non interessato a investire nelle regioni del sud Italia ritenendo scarsamente attraente questo mercato (41% e inefficiente il sistema paese in quest'area (24%).



L'inefficienza della pubblica amministrazione è il principale ostacolo, segnalato dal 64% degli intervistati, a seguire le infrastrutture carenti (50%), le logiche clientelari (40%), la presenza di criminalità organizzata e una cultura del business non collimante con quella settentrionale (entrambe segnalate dal 38% del campione).

"Il nostro auspicio è che le risorse del Pnrr possano incidere positivamente sull'efficienza della pubblica amministrazione e sulle infrastrutture, problemi che il Mezzogiorno si trascina da decenni - ha detto a ItaliaOggi Luigi De Santis, presidente dell'associazione Orbita - Quanto alle logiche clientelari, vanno condannate a tutti i livelli ed, eventualmente, perseguite nelle aule dei tribunali. È la meritocrazia, sia nel pubblico che nel privato, che deve prevalere per creare un sistema funzionale alla crescita di un territorio. D'altronde, se tante imprese del Sud riescono a eccellere sui mercati di tutto il mondo nonostante le criticità affrontate ogni giorno, siamo certi che un Mezzogiorno in cui sia più facile fare impresa potrebbe procedere alla stessa velocità del centro-nord, finalmente su un'unica locomotiva italiana".

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