Yup, produttività e qualità per l'insalataro di Sais

Tra le caratteristiche del frutto, evidenziate dalla ricerca Sata, anche una buona shelf life

Yup, produttività e qualità per l'insalataro di Sais
Produttività e qualità: sono queste le caratteristiche che meglio descrivono Yup F1, il pomodoro tondo insalataro frutto della ricerca di Sais, azienda sementiera che si occupa di produzione, miglioramento varietale e commercializzazione di semi di specie orticole.

La ricerca sul pomodoro insalataro Yup F1 è stata portata avanti da Sais insieme a Sata – società di consulenza tecnica - per mettere in risalto le peculiarità richieste dal mercato, attraverso un report basato su dati sperimentali. 
Dai risultati appare chiaro come Yup F1 sia una varietà ad alto gusto, ormai affermatasi nel segmento del pomodoro ad alto valore aggiunto, grazie all’elevato profilo organolettico e alla facilità nella gestione culturale della pianta. 



In particolare, lo studio si è basato sulla normativa specifica di commercializzazione n.543 del 2011, mediante metodiche riconosciute per parametri organolettici, fisico-chimici, colorimetrici su almeno 10 frutti. Scopo del lavoro la caratterizzazione dello Yup F1 nel contesto di una prova di shelf-life. 
“Sotto il profilo merceologico il prodotto ha dimostrato ottime caratteristiche in relazione all’omogeneità di calibro e ai bassi tassi di calo peso oltre al mantenimento del turgore della bacche durante la shelf life e l’assenza di difettosità del prodotto” spiega a Italiafruit News Franca Castagnoli, responsabile del centro di ricerca di Sais.
“Dal punto di vista chimico-fisico - continua - sono stati riscontrati valori stabili e adeguati per brix, acidità, durezza e sostanza secca, mentre a livello colorimetrico, la buccia presenta una buona lucentezza; inoltre, durante la shelf life, la variazione di colore della bacca procede verso una tonalità più rossa, con persistenza del colore verde sulla spalla”. 



Nella prima fase della ricerca, pari al momento del campionamento (Al T1) il calibro medio registrato è di 40,3 mm, con un peso medio di 38,7 g, con omogeneità conforme e uno 0% di prodotto che non rispetta i requisiti minimi di commercializzazione (conforme). 
Dopo sette giorni dalla prima analisi (Al T2) il calo peso è del 2,1%, con conformità di prodotto, buona sanità, senza difettosità di buccia e polpa. Stessa condizione anche dopo 14 giorni (T3), con un 3,1% di calo peso rispetto allo stato iniziale.
“Da questi risultati si evidenzia come il calibro del prodotto sia allineato con gli standard delle catene distributive – sottolineano dall’azienda - considerata una variabilità massima di 8 mm che rientra nella tolleranza della normativa (massimo 10 mm). Sotto il profilo del peso, il calo durante la shelf life è in linea con le attese, date le condizioni di conservazione, mentre dal punto di vista dei difetti, il campione presenta frutti con perdita di turgore del calice, che però, vista l’assenza di altre difettosità della qualità della bacca, non implica una non conformità per la commercializzazione”.
 

Per quanto concerne l’analisi fisico-chimica, in merito al grado Brix il prodotto presenta un buon contenuto di solidi solubili già a T1, con i valori che aumentano nel tempo passando dai 7,8° agli 8,2° a T3. I valori di acidità si mantengono costanti in T1 e T2 a 0,9%, con una lieve diminuzione allo 0,8% al T3. La durezza subisce un decremento costante ma molto lieve durante la shelf life passando da 1,6 kg / cm2 di T1 a 1,4 kg/cm2 di T3, rimanendo però in valori adeguati e in linea con la tipologia del prodotto. Abbastanza alto il valore della sostanza secca rilevata, in accordo con il contenuto di solidi solubili, con percentuali che rimangono stabili fino a T3, senza cali. 


 
Analizzando il grafico qui sopra in merito al colore, si evince come, a inizio shelf life, il prodotto presenti un colore più vivo e intenso, con un’ottima lucentezza della buccia rispetto alla fase finale della shelf life. Infatti i valori di Chroma* ed L* diminuiscono, evidenziando la perdita di intensità del colore e il passaggio fino a un colore più spento. L’evoluzione di questi parametri durante la shelf life indica un evidente cambiamento cromatico del prodotto per quanto riguarda la tinta, con passaggio graduale della bacca a una colorazione più tendente al rosso. In T2 il viraggio dal verde al rosso è più accentuato ed è già percepibile a T2 rispetto a quello del colore della spalla, che avviene più lentamente ed è solo visibile in T3. Il diverso andamento del viraggio della colorazione verde al rosso della spalla è caratteristico ed apprezzato nell’ambito di questa tipologia di pomodoro.

“Riassumendo – commenta Castagnoli - la varietà Yup F1 presenta ottime caratteristiche qualitative non solo a T1, ma anche durante tutta la durata della prova, con assenza di difetti qualitativi sulla bacca durante tutta la durata della prova. La pezzatura è in linea con quanto richiesto dagli standard distributivi ed il peso del prodotto subisce un lieve decremento nel corso della shelf-life”. 
E aggiunge: “Buono il quantitativo di solidi solubili, considerando la tipologia di prodotto, e un quantitativo di sostanza secca relativamente elevato. Dal punto di vista colorimetrico, il decadimento dell’intensità e della lucentezza del colore della buccia si vede già a T2, oltre a un cambiamento di tinta del colore al rosso verso T3, anche se questo avviene più lentamente a livello di spalla, producendo l’effetto visivo desiderato nell’ambito della tipologia del prodotto”.  

“Oltre ad essere una varietà produttiva e di facile coltivazione – concludono dall’azienda – Yup si adatta sia ai trapianti autunnali in Sicilia sia a quelli primaverili ed estivi in centro Italia: può essere considerato una valida alternativa in questa tipologia di prodotto anche come qualità merceologica del frutto.

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