Luce verde alla fusione Amazon-Whole Foods

L'Antitrust Usa: nessun rischio. E Walmart si allea con Google

Luce verde alla fusione Amazon-Whole Foods
La Federal trade commission (Ftc), l'autorità garante della concorrenza negli Usa, ha annunciato che non studierà ulteriormente l'accordo di fusione tra Amazon e il gruppo distributivo Whole Foods Market poiché, in base alle sue indagini informali, l'operazione non rischia di ridurre la concorrenza in maneria significativa.

La decisione segue la valutazione della denuncia presentata dall'associazione di tutela dei consumatori Consumer Watchdog, secondo cui Amazon ingannerebbe i propri clienti su alcuni sconti. L'associazione, nella lettera inviata all'authority, chiedeva infatti di "bloccare la proposta di acquisto di Whole Foods, fino a quando Amazon non avesse acconsentito formalmente di fermare queste pratiche sui prezzi ingiuste, contrarie alla concorrenza e ingannevoli".

Anche la United food and commercial workers international union, associazione del settore distributivo al dettaglio che rappresenta circa 1,3 milioni di lavoratori, ha recentemente inviato una missiva alla Ftc sostenendo che il modello online di Amazon creerebbe "una concorrenza sleale con ogni singolo negozio di alimentari della nazione".

A innalzare la tensione, poi, ci ha pensato anche il Presidente Donad Trump che, sul suo profilo Twitter, ha attaccato Amazon affermando che "sta recando un forte danno ai commercianti che pagano le tasse: città grandi e piccole e Stati in tutti gli Usa sono colpiti, molti posti di lavoro vengono perduti". Ma, in questo caso, gli osservatori di mercato ritengono che si sia trattato "solo" di un affondo personale di natura politica, in quanto Jeff Bezos, oltre a essere fondatore di Amazon, è anche proprietario del Washintgon Post, il prestigioso quotidiano che ha più volte pubblicato articoli sullo scandalo del "Russiagate" che sta facendo tremare la Casa Bianca. 



Tornando ad Amazon, il benestare della Ftc rappresenta un importante passo per portare a termine il closing entro fine anno, visto che l'ok definitivo degli azionisti di Whole Foods è arrivato sempre in questi giorni.

La fusione, una volta ultimata, combinerebbe l'expertise di Amazon nel settore del delivery con la rete fisica del "re del biologico", consentendo al colosso dell'e-commerce di presentare i prodotti e di confezionare le consegne in 444 negozi situati in Usa, 12 in Canada e nove nel Regno Unito.

Il futuro è ormai segnato. Un futuro sempre più digitale dove Amazon e Whole Foods dovranno fare i conti con nuovi e agguerriti concorrenti, rappresentati innanzitutto dal duo Google-Walmart.
"Lavoreremo con Google per offrire centinaia di migliaia di articoli per lo shopping vocale tramite Google Assistant", ha sottolineato il retailer nel suo blog ufficializzando la nuova alleanza strategica. Di cosa si tratta? I clienti di Walmart potranno acquistare i prodotti desiderati tramite un comando vocale impartito allo smartphone o al dispositivo "Google Home", l'assistente vocale per la gestione della casa e delle attività online. Con questa collaborazione, inoltre, Walmart si integra da subito con l'e-commerce "Google Express", che consente di ordinare sul web prodotti di diverse marche e di riceverli a domicilio. Riuscirà la "forza" di Walmart a rilanciare questi servizi integrati di Google?




Copyright 2017 Italiafruit News