Patata del Fucino Igp, ecco i punti di forza e di debolezza

L'Associazione marsicana produttori patate «studia» come poter crescere

Patata del Fucino Igp, ecco i punti di forza e di debolezza
L'Associazione marsicana produttori patate (Ampp), che comprende 350 produttori e 10 cooperative, ha presentato ieri a Celano, in provincia dell'Aquila, una ricerca di mercato sulle potenzialità di crescita nella Gdo, nell'e-commerce e nella trasformazione industriale della Patata del Fucino Igp, prodotto di qualità certificata su cui la filiera pataticola locale ripone grande fiducia.

Lo studio, realizzato dalla società One Group in collaborazione con Networld, restituisce un quadro generale sulle dinamiche del mercato pataticolo in un contesto nazionale e internazionale e sulle diverse fasi della filiera, mettendo in luce - ha spiegato Sante del Corvo (al centro nella foto), direttore dell'Ampp e della Covalpa - i fattori che determinano i punti di forza e di debolezza del prodotto, fino a sondare gli operatori dei diversi settori della filiera e i consumatori, intervistati per fasce di età, sesso, livello di istruzione e origine geografica.

Curato dagli autori Raffaele Marchese, Mario Nucci e Matteo Salvatori, la ricerca di mercato evidenzia che le patate sono abitualmente presenti nella dieta degli italiani, sebbene i livelli di consumo non siano paragonabili a quelli di altri Paesi europei, come la Gran Bretagna, la Germania, la Francia e la Spagna. Solo il 6% degli italiani lo definisce cibo per i poveri, mentre gran parte degli intervistati, tra i consumatori, esaltano l'aspetto dietetico della patata che risulta essere positivo per il 76%.

Innovazione continua, di prodotto, di processo e aggregazione dell'offerta sono - secondo la ricerca - le linee guida da seguire per vincere la sfida della valorizzazione, che consiste soprattutto nel difendere e accrescere la quota di presenza sul mercato nazionale.
Il canale della Gdo resta quello favorito dal consumatore, mentre l'e-commerce è ancora tutto da esplorare e costruire per trovare un giusto equilibrio tra quantità venduta e costi di trasporto. L'industria della surgelazione offre invece l'opportunità di preservare le caratteristiche qualitative della patata, che si perdono in altre tipologie di trasformazione e di immettere sul mercato prodotti a pronto uso, con elevato contenuto di servizio e di qualità certificata.

La sapidità, e quindi il sapore, e la lunga serbevolezza sono i punti di forza della Patata del Fucino Igp, che spicca per contenuto di fosforo e di potassio. L'Abruzzo, con la Piana del Fucino e i suoi quattromila ettari investiti a patate, si posiziona al terzo posto in Italia con quasi 1,92 milioni quintali di raccolta dopo l'Emilia Romagna (2,2 milioni di quintali) e la Campania (circa 2,5 milioni di quintali), prima in classifica. L'80% della produzione del Fucino è destinato al mercato del fresco per il quale si coltivano varietà diverse come Agata, Colomba, Malice e Nectar; mentre per l'industria, che rappresenta il 20% della produzione, vengono prodotte Agria e Innovatur, in quantità minori le varietà a buccia rossa Laura e Labella. (d.b.)

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