Frutta nelle Scuole, nuovi dubbi sul progetto

Carote e albicocche avariate in due plessi del Bolognese. Caselli: «Aspettiamo conferme»

Frutta nelle Scuole, nuovi dubbi sul progetto
“Davvero inaccettabile. Se la notizia del ritrovamento di frutta e verdura avariata in alcune scuole del Bolognese - destinata ai bambini - fosse confermata, saremmo di fronte a un episodio molto grave. La nostra è la regione che vanta il primato di prodotti Dop e Igp in Europa, che ha fatto del buon cibo, con la Food Valley, un motivo di orgoglio e che ospita a Parma l’Efsa, l’Autorità per la sicurezza alimentare, e che da anni è impegnata, con le Fattorie didattiche, in progetti di educazione alimentare dei più giovani. Ripeto, se fossero veri i fatti di cui ho letto sulla stampa, chiedo che siano immediatamente presi provvedimenti a tutela dei bambini e vengano chiarite al più presto eventuali responsabilità”. E’ il commento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli sui recenti episodi - riportati dalla stampa locale - che riguarderebbero prodotti ortofrutticoli distribuiti in alcune scuole bolognesi nell’ambito del progetto del ministero delle Politiche agricole “Frutta nelle scuole”.

“Il progetto, finanziato dall’Unione europea per promuovere il consumo di frutta e di verdura, di per sé è senz’altro valido - prosegue l’assessore- perché fa conoscere ai bambini modi salutari e alternativi di alimentarsi. Ma non bisogna mai trascurare l’aspetto fondamentale della sicurezza. Per cui, pur non avendo una competenza diretta né sulla gestione né tantomeno sui controlli, se quanto riportato dalla stampa dovesse trovare fondamento, come Regione saremmo i primi a chiedere al Mipaaf, che gestisce il progetto, di avere tutte le garanzie per escludere in futuro simili episodi. Che, oltre a creare un problema di sicurezza alimentare, rischiano di essere controproducenti per lo stesso settore ortofrutticolo”.

Ricapitolando, la settimana scorsa, carote avariate e albicocche (spagnole) ammuffite sono state trovate rispettivamente alle scuole elementari Croce Coperta e Casaralta. Per il lotto 4, quello dell’Emilia Romagna, la gara 2017/18 (in scadenza a giugno) è stata vinta dalla Cooperativa ortofrutticola mantovana Corma, la quale ha già annunciato l’avvio di accertamenti.
La scelta delle albicocche – fa sapere la coop – deriva da un’indicazione del Mipaaf ma, essendo la produzione italiana ancora indietro, è stato importato prodotto spagnolo. Prodotto confezionato il 17 maggio e consegnato ai bambini il 22. Per verificare il perché di quella merce avariata, e in particolare il rispetto della catena del freddo, ora Corma effettuerà controlli su tutta la filiera. Anche se gli stabilimenti, come ricorda la coop mantovana, sono controllati tre-quattro volta a campagna dal Mipaaf tramite Agecontrol.

Intanto, mercoledì scorso i Nas, il nucleo specializzato dei carabinieri, si sono presentati nelle due scuole per un primo sopralluogo, ma anche l’Ausl si sta muovendo e il caso certamente finirà sotto la lente della Procura.

Il tutto mentre arrivava il via libera al bando per gli appalti delle mense biologiche nelle scuole. E' infatti stata avviata la piattaforma informatica per ricevere le domande delle società appaltanti per le mense bio certificate. Per la prima volta in Italia definite e regolate, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie.

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