«Agricoltura digitale, la sfida di produrre di più con meno»

L'intervento di Andrea Segrè al Web Marketing Festival: efficienza e lotta agli sprechi al centro

«Agricoltura digitale, la sfida di produrre di più con meno»
C'è l'intelligenza artificiale e quella alimentare: una sfida nella sfida per il mondo digitale. Lo ha ricordato Andrea Segrè, presidente della Fondazione Fico, durante il Web Marketing Festival, l'evento dedicato all'innovazione digitale che si è tenuto da giovedì a sabato scorso al Palacongressi di Rimini.

Cibo, agricoltura e digitale: quanto lo smart farming può impattare sulla nostra società? "Nel 2050 saremo quasi in dieci miliardi sulla Terra e se il cibo è un diritto dovremmo mangiare tutti - esordisce Segrè - Servirà aumentare di oltre il 60% la produzione alimentare di oggi, per questo servirà anche tanta acqua in più. La sfida è produrre di più con meno: produrre più cibo con meno risorse a cui dobbiamo lasciare il tempo di rinnovarsi. Ci sono cambiamenti climatici in atto che spostano persone e colture: di questo passo tra un po' coltiveremo gli agrumi in Trentino".

Per il presidente della Fondazione Fico bisogna lavorare sull'efficienza delle filiere alimentari e qui entra in gioco l'agricoltura digitale. "L'agricoltura di precisione serve proprio per fare di più con meno - continua Segré - per controllare i parassiti con i droni, per mappare i terreni, per ottimizzare l'impiego dei mezzi tecnici... Ma alla fine di tutto ci siamo sempre noi: che senso ha aumentare la produzione se un terzo di quello che produciamo lo buttiamo via? Ecco perché è necessario intervenire sull'educazione alimentare, dare valore al cibo, rafforzare il legame tra salute e cibo: al mondo ci sono più obesi che affamati, è una grande contraddizione. Guardiamo al digitale - conclude Andrea Segrè - ma il vero smart sta in noi".

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