I pomodori di Origine si raccontano alla radio

Mazzini: «Nuovi criteri di selezione. E il packaging dice la sua»

I pomodori di Origine si raccontano alla radio
E’ on air da ieri sulle principali radio nazionali la campagna che racconta al consumatore il pomodoro Origine di Coop Italia. Una settimana con jingle simili a quelli adottati per agrumi, fragole e limoni, alla quale si accompagna una comunicazione sul web e sui social per approcciare in modo positivo i consumatori.

“Sullo stesso stile delle campagne fatte ad aprile e maggio, descriviamo non solo il cambio di vestito, ma anche quello che c’è dentro – spiega a Italiafruit News Claudio Mazzini, responsabile freschissimi - Nel caso del pomodoro, da tempo in sofferenza soprattutto per problemi di qualità, da un anno e mezzo abbiamo intrapreso con i nostri fornitori un lavoro di selezione non solo delle varietà, ma anche delle zone di produzione e delle tipologie di terreni. Ne è scaturita una lista positiva di varietà idonee che di anno in anno sarà rivista e implementata”.

“La cosa importante – continua Mazzini – è che ci siamo interfacciati con produttori e costitutori, perché è giusto che chi ha contatto diretto con i consumatori possa dare gli input corretti a che si occupa di sviluppare le varietà del futuro”.



E, se finora la selezione è stata condotta sul meglio che c'era secondo i criteri adottati in precedenza (rese per ettaro, semplificazione raccolta, colore, shelflife) ora Coop ne chiede altri. “Lavoriamo – dice il manager bolognese - per migliorare gusto, profumo, sapidità. Insomma, tutto quello che fa un pomodoro. La sfida vera, oggi, è dare input diversi per frutti che rispettino l’ottica di Origine. Non l’eccellenza Fior fiore, dunque, ma prodotti di provenienza controllata e garantita, al miglior rapporto qualità/prezzo, giusto per chi produce e per chi compra”.

Non solo nuovi contenuti, ma anche nuovi contenitori. “Ogni referenza racconta le proprie peculiarità Non più la confezione di un pomodoro generico ma, ad esempio, del costoluto indicato per l’insalata, il piccadilly consigliato per la pasta, l’oblungo rosso ottimo per la Caprese e così di seguito. Finalmente – conclude Mazzini - un packaging capace di svolgere anche funzione di segmentazione”.

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