Club Candonga: senza Cloropicrina rischiamo il tracollo

Club Candonga: senza Cloropicrina rischiamo il tracollo
“Non c'è altro tempo da perdere e occorre agire immediatamente per scongiurare il crollo della fragolicoltura. Se dovesse perdurare questa situazione tutti gli sforzi fatti in questi anni dai produttori del Club Candonga, titolare del marchio Candonga Fragola Top Quality®, sarebbero vanificati”, così Carmela Suriano, Ceo del Consorzio di tutela del Club Candonga, ha commentato l'allarme lanciato ieri da Francesco Nicodemo, coordinatore del Comitato nazionale di Prodotto Fragola.

“Come già accaduto in altri Paesi europei produttori di fragole, fra questi la Spagna che è il maggior competitor italiano, è necessario che il Ministero della Salute conceda la deroga per gli usi eccezionali consentiti della Cloropicrina, principio attivo essenziale per continuare a produrre ed essere competitivi”, ha spiegato Suriano.

“La mancata concessione - ha aggiunto - lascia ben pochi margini per la futura campagna, il rischio reale è vedere il mercato italiano invaso da fragole provenienti da coltivazioni di Paesi in cui l'uso in deroga è stato già concesso. Inutile dire che ciò mortificherebbe decenni di storia produttiva e successi raggiunti dai fragolicoltori italiani e della Basilicata che ricordiamo è il maggior produttore di fragole, nello specifico Candonga Fragola Top Quality®, coltura simbolo dei progressi fatti e degli altissimi livelli di specializzazione raggiunti”.

“Attendiamo azioni importanti - conclude Suriano - che possano sbloccare l'attuale situazione e riequilibrare così il regime concorrenziale che allo stato attuale, vista la mancata concessione in deroga, è macroscopicamente alterato e potrebbe determinare sconvolgimenti economici irreversibili soprattutto per quei territori che hanno avviato il riscatto economico e sociale proprio grazie a colture dal valore eccezionale ed esclusivo come è stato e dovrà continuare ad essere per Candonga Fragola Top Quality”.  

Pronta la reazione della Regione Basilicata che, attraverso le parole di Luca Braia, assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, ha evidenziato il proprio sostegno assoluto al comparto fragola e ai suoi operatori. "Consegneremo entro oggi - spiega Braia - per i tramite del Presidente pro-tempore della Giunta Regionale Favia Franconi che quest'oggi incontrerà il Ministro per la salute, una nota della Regione Basilicata. Presenteremo, inoltre, richiesta di approvare un Odg sul tema nella prossima Commissione Politiche Agricole prevista per il 24 luglio prossimo, da far veicolare ai ministeri Ambiente e Salute per sottolineare la necessità di autorizzare il principio attivo utile a mantenere sostenibili e competitive sul mercato le fragole italiane".

"L’allarme sul rischio tracollo - prosegue l’assessore Braia - a causa della preponderanza di fragole spagnole sul mercato è alto. La questione non può farci rimanere inermi. La grande specializzazione che il comparto in Italia e in Basilicata, prima regione produttrice, ha visto in questi ultimi anni, vede il comparto in crescita. Sono quattromila gli ettari coltivati a fragola in Italia, concentrati soprattutto al Sud, con la nostra Basilicata che ne conta oltre mille con 15mila addetti impiegati e che ha visto oltre 60 milioni di euro investiti, una produzione stimata di 40mila tonnellate al 2017 e che nel complesso oggi cuba 100 milioni di euro di fatturato totale".

I produttori sono, purtroppo, ancora in attesa che Ministero della Salute conceda, e si spera nell’immediato, la deroga per gli usi eccezionali consentiti della Cloropicrina, non essendoci al momento altre alternative. "Nel corso degli ultimi cinque anni - aggiunge Braia - l’Italia ha sempre autorizzato tali impieghi per le colture della fragola ma che riguardano anche il pomodoro e le insalateSenza via libera, non saremo in grado di produrre gli stessi quantitativi di un prodotto riconosciuto come eccellenza e richiesto dai consumatori che oggi ci consentono di controllare anche il prezzo della fragola sul mercato, ledendo nel complesso all’intero comparto fragole Made in Italy".

"La mancata autorizzazione della Cloropicrina - conclude l’assessore regionale - da parte del ministero della Salute, per la campagna 2018/19, provocherebbe danni molto consistenti alla Plv agricola nazionale e al lavoro di migliaia di operatori che nel comparto fragola operano. La concorrenza con la Spagna diventerebbe realmente insostenibile. E l’agricoltura italiana questo non se lo può permettere, su produzioni caratterizzate e, nel nostro caso, anche identitarie del comparto ortofrutticolo regionale".

Fonte: Ufficio stampa Club Candonga - Ufficio stampa Regione Basilicata