Mater-Bi, efficace e sostenibile anche per le orticole

Il costo è compensato dalla maggiore resa nella stesura. Le prove Lamboseeds su angurie e zucche

Mater-Bi, efficace e sostenibile anche per le orticole
Le plastiche biodegradabili sono un valido supporto all’attività degli orticoltori che vogliono garantire qualità e sostenibilità ambientale. Il tema è stato approfondito alla giornata tecnica organizzata la settimana scorsa dalla ditta sementiera Lamboseeds all’Azienda Bologna Miriam di Lido di Spina (Ferrara) che coltiva angurie, pomodoro da industria e zucche con il metodo biologico e per tutte le specie utilizza, appunto, le pacciamature in Mater-Bi biodegradabili in suolo.

L’impiego di questi materiali consente di ridurre la produzione di rifiuti plastici, in quanto sono lavorati nel suolo dove biodegradano al termine della coltivazione, riducendo la manodopera e al tempo stesso controllando le erbe infestanti. “Le pacciamature usate nelle prove, di spessore pari a 15 micron, hanno consentito di portare a termine la coltivazione senza problemi – hanno spiegato Sandro Colombi di Lamboseeds e Sara Guerrini di Novamont - Quando impiega i film tradizionali l’agricoltore deve invece sostenere i costi di rimozione delle pacciamature plastiche e, soprattutto, del loro corretto smaltimento, perché risultano estremamente contaminati da terreno e residui vegetali. Uno studio francese condotto nel 2017 ha stimato al termine del ciclo produttivo impurità pari al 50-75% del peso iniziale dei film. Sono, dunque, di difficile riciclo”.



Il Mater-Bi è rappresentato da un’ampia famiglia di materiali completamente biodegradabili e compostabili che utilizzano risorse rinnovabili, forniscono soluzioni a basso impatto ambientale e risolvono problematiche di differenti settori. Il Mater-Bi utilizzato per produrre le pacciamature è stato concepito per essere biodegradabile in suolo, è conforme alla norma En 13432 e ha ottenuto la certificazione “OK Biodegradable Soil” da un ente terzo indipendente (Tuv, Austria) che garantisce biodegradabilità in suolo a temperatura ambiente e assenza di effetti negativi per l’ambiente.

“Il maggior costo unitario per l’acquisto del film biodegradabile è compensato dalla maggiore resa nella stesura del film – ha aggiunto Guerrini - Infatti, 30 chili di telo per pacciamatura in Mater-Bi della larghezza di 110 cm consentono uno sviluppo di circa 1.300-1.400 metri lineari di pacciamatura, con una resa per chilo di oltre 40 metri”.

A inizio anno il Comitato europeo di normazione (Cen) ha rilasciato anche una norma specifica (En 17033) che definisce i requisiti che i teli per pacciamatura destinati all’utilizzo in agricoltura devono avere in termini di biodegradabilità e impatto ambientale (limiti su metalli pesanti e prove di ecotossicologia). La stessa norma stabilisce anche le caratteristiche meccaniche dei film per un corretto impiego in agricoltura, nonchè le indicazioni circa la riconoscibilità da parte degli operatori agricoli.



Alla visita in campo all’Azienda Bologna le pacciamature biodegradabili pur avendo avviato il loro processo di biodegradazione, si presentavano ancora in buone condizioni e in grado di svolgere l’importante funzione di lotta alle malerbe. Il grande vantaggio dei film biodegradabili, come nel caso del Mater-Bi, è proprio la loro biodegradazione una volta lavorati nel terreno al termine del ciclo colturale e l’assenza di frammenti di telo quando si torna in campo per la successiva preparazione.

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