Panel d'assaggio, Madama Oliva forma 30 dipendenti

Panel d'assaggio, Madama Oliva forma 30 dipendenti
Un panel d'assaggio professionale sulle olive da tavola rivolto al personale interno. E' il progetto che ha coinvolto trenta risorse umane di Madama Oliva, che hanno seguito un percorso di formazione secondo il metodo per l'analisi sensoriale istituito dal Consiglio Oleicolo Internazionale, l'organizzazione mondiale che raccoglie 17 Paesi produttori di olive da tavola e olio extravergine.   

Le sessioni di formazione sono state tenute dalla Dott.ssa Barbara Lanza, ricercatrice presso il Centro di Ricerca in agricoltura e trasformazioni agroalimentari (Crea-It) di Pescara e hanno visto coinvolti trenta collaboratori di Madama Oliva impiegati nei vari reparti: dal ricevimento delle materie prime, alla produzione, dall'ufficio qualità, a quello export e al marketing.

"Le attività di formazione sono fondamentali per riuscire a trasferire al consumatore finale tutte le informazioni necessarie per apprezzare il prodotto nelle sue caratteristiche originali - spiega la direttrice marketing Sabrina Mancini - Madama Oliva è leader nelle olive confezionate fresche con una quota a valore del 35% e i nostri prodotti sono nella categoria premium. Per questo motivo, è importante fornire al management una conoscenza diretta, la più approfondita possibile delle caratteristiche del prodotto".      

L'analisi organolettica delle olive da tavola
Dall'analisi organolettica si possono estrapolare indicazioni preziose sul prodotto che sono essenziali per garantire il massimo grado di qualità. La totale assenza di difetti o la minima tolleranza, mantiene infatti il prodotto nella categoria "extra".
Madama Oliva ha in portafoglio circa 35 cultivar di olive fresche, un patrimonio di biodiversità molto importante, dove il metodo di lavorazione fa la differenza nella percezione delle reali caratteristiche del prodotto. Saper riconoscere gli eventuali difetti della materia prima come pure le caratteristiche positive del frutto è fondamentale per la creazione del relativo profilo organolettico. In questo vero e proprio universo di varietà, le olive adatte ad essere consumate a tavola sono circa un centinaio.



Le olive nel mondo: cinquecento cultivar e l'Italia campione di biodiversità
Nel mondo esistono circa cinquecento cultivar (varietà) di olive, e in Italia, che è il terzo paese produttore dopo Grecia e Spagna, ne esistono circa duecento. Quattro le Dop coltivate nel Belpaese: la Gaeta nel Lazio, la pugliese Bella di Cerignola, la Nocellara del Belice in Sicilia e la Tenera Ascolana delle Marche. Queste sono varietà di olive che hanno ottenuto la denominazione di origine  per particolari pregi organolettici.

"Il nostro compito è quello di selezionare le migliore tipologie di prodotto e di attuare un processo di lavorazione che garantisca le caratteristiche gusto olfattive primarie del frutto e l'assoluta garanzia di sicurezza alimentare - conclude Sabrina Mancini - Tutto questo lavoro, finisce sull'etichetta del prodotto, con i relativi valori nutrizionali e la descrizione delle peculiarità delle singole varietà di olive".

Madama Oliva in breve
Fondata nel 1989 a Carsoli (Aquila), Madama Oliva è il leader italiano nel settore delle olive fresche confezionate, con un fatturato di circa 31 milioni di euro nel 2017 (+6% rispetto al 2016) e una quota export del 34% per 40 paesi di destinazione. Con oltre 400 referenze in portafoglio e 35 cultivar diverse, Madama Oliva produce annualmente circa 5 milioni di Kg. di olive fresche (ma anche lupini, pomodori, spezie e ortaggi), per un totale di 13 milioni di confezioni nello stabilimento di Carsoli. Oltre 120 i dipendenti diretti ed indiretti, impegnati sulle 17 linee produttive e in tutti i reparti dell’azienda. Tra i suoi punti di forza Madama Oliva vanta tre siti produttivi, direttamente nei luoghi di raccolta, che conferiscono la materia prima dalle singole regioni consentendo anche la vendita di prodotti a Denominazione di Origine Protetta (Dop).

Fonte: Ufficio stampa Madama Oliva