Maltempo, allerta rossa anche per l'ortofrutta

Gravi danni nei campi e nelle strutture da Nord a Sud: foto e video

Maltempo, allerta rossa anche per l'ortofrutta
Maltempo, un ottobre da dimenticare. Nubifragi, grandine, venti impetuosi, continuano a flagellare il Paese da Nord a Sud. E questa volta c’è scappata pure la tragedia: sette al momento i morti a causa della caduta di alberi. Danni ingenti al settore primario, alle produzioni ortofrutticole, con serre distrutte, capannoni scoperchiati e grandi disagi per chi opera nel settore: emblematico il video che ha inviato ieri a Italiafruit News un grossista dell’Ortomercato di Milano, con l’acqua che si insinua con facilità nella vetusta struttura (sotto il video).


Coldiretti parla di “stato di calamità per l’agricoltura” e chiede di “attivare subito le procedure per la verifica dei danni e la richiesta dello stato di calamità. Timori per la raccolta dei frutti di stagione dai kaki ai kiwi fino alle mele, oltre alle verdure. 



In Veneto, dove poco dopo le 15 a Venezia l'acqua alta ha raggiunto la punta massima di 156 centimetri sul medio mare, è allerta rossa in quasi tutte le province. Evacuati alcuni comuni. Scuole chiuse ieri ed oggi. Allagato circa il 75% del suolo cittadino. Previsto l’innalzamento dei livelli idrometrici della rete idrografica regionale ed extraregionale, in particolare nei settori montani e pedemontani. Preoccupa il Brenta ingrossato che preme sul ponte di Bassano: la situazione è monitorata costantemente anche sul Piave, la cui piena - al pari dell'Adige - è attesa per oggi. Il Governatore Zaia ha parlato di “scenario da grande alluvione del 1966”. 

Piogge battenti in Piemonte e in Emilia. Il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre 2,5 metri in 24 ore per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo. 

In Friuli Venezia Giulia le intense precipitazioni hanno causato la frana della strada di accesso al ponte di Luincis, che collega la località San Martino a Ovaro a Udine. Su Alpi e Prealpi Carniche, entro la mezzanotte, erano attese 250-300 mm di acqua.



La Liguria ha registrato venti che hanno toccato i 180 chilometri l’ora. Livello di guardia per il fiume Magra tra i comuni di Vezzano Ligure e di Arcola con ondata di piena nel tardo pomeriggio. Il mare ha invaso alcune aree portuali a Santa Margherita Ligure, dove copre le banchine, e a Portofino.

Non va meglio in Lombardia: in Valtellina, 180 turisti bloccati negli alberghi al passo dello Stelvio a causa delle forti nevicate. A Milano codice rosso per i fiumi Seveso e Lambro. 

Codice arancione in Toscana, fino alle 14 di oggi, per pioggia e temporali sparsi nelle aree nord occidentali, mentre nel resto della regione è codice giallo. Scuole chiuse a Grosseto.

Forte vento in tutto il Lazio. Chiusi gli accessi al Colosseo, al Palatino e al Foro Romano. Acqua alta all'Idroscalo di Ostia. Sud Pontino devastato da una tromba d'aria, serre letteralmente sradicate soprattutto a Terracina.


Vento impetuoso anche in Abruzzo e Campania. Sferzati l’agro sarnese nocerino e l’area di Capaccio, danni agli impianti serricoli di Sarno (dove piccole frane hanno interrotto anche strade rurali), Nocera Inferiore, San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno. Qui a rischio è il cipollotto Nocerino appena trapiantato e altre colture invernali appena messe a dimora. Problemi anche in Costiera amalfitana, in particolare a Tramonti, dove sono stati divelti alberi e vigneti. 

In Puglia le abbondanti piogge cadute nelle ultime 24 ore hanno provocato l'esondazione del canale Reale, il più grande corso d'acqua della provincia di Brindisi, ulivi sotto scacco.



In Calabria, nell’area jonica cosentina – rileva Coldiretti – sono esondati diversi torrenti allagando campi e serre affogando le piantine orticole appena messe a dimora; in provincia di Reggio Calabria frane e smottamenti hanno isolato strade di campagna e provinciali, mentre nell’alto Jonio Crotonese ci sono campi di ortaggi totalmente allagati, oliveti ed agrumeti isolati e allagati.



La Sardegna è stata colpita da una tempesta di ghiaccio e vento con l’Oristanese, il Marghine e Alghero che sono le zone maggiormente colpite. Problemi anche nel Sulcis. La grandine, della dimensione di palle da tennis, ha raso al suolo le campagne della Riviera del Corallo danneggiando ortaggi e olive in piena raccolta; gravi danni si registrano su serre e strutture. Pesante la situazione per i carciofi, come testimonia la foto sotto, inviata da Salvatore Lotta di Agricola Campidanese.



L’ondata di maltempo sta mettendo in ginocchio il settore olivicolo, nel pieno della campagna olearia 2018/19. Danni ingenti non solo sulle olive, spazzate via dal forte vento, ma anche sugli ulivi con migliaia di piante sradicate o spezzate. 

Un disastro, insomma. E le previsioni del tempo dicono che, purtroppo, non è ancora finita.

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