Quando l'ortofrutta fa schizzare il fatturato

Ecco le aziende di settore "Leader nella crescita", tra grossisti innovatori e realtà specializzate

Quando l'ortofrutta fa schizzare il fatturato
Quando l’ortofrutta fa volare i fatturati. C’è una qualificata rappresentanza di aziende del settore in “Leader della crescita 2019”, lista delle 350 aziende italiane che hanno ottenuto la maggiore crescita di fatturato tra il 2014 e il 2017 sulla base delle elaborazioni di Sole 24 Ore e Statista. Nella graduatoria non ci sono “star”, ma - si legge nella presentazione - piccole aziende capaci di competere a livello europeo. Prima della fase di registrazione Statista ha creato una lista di circa seimila aziende potenzialmente rilevanti e invitato migliaia di imprese italiane a partecipare al concorso. I dati sono stati certificati. La classifica si basa sul tasso di crescita media annuale nel triennio.

Al vertice per il settore, con un lusinghiero 21esimo posto assoluto, Italfrutta Distribuzioni, capace di far segnare un tasso di crescita di oltre il 125%: il fatturato 2014 era di 512 milia euro, quello 2017 ha toccato i 5,8 milioni di euro. Una bella soddisfazione per Sandro Todaro e Umberto Musso, rispettivamente amministratore e responsabile commerciale dell’azienda insediata all’Ortomercato di Milano, che si è sviluppata puntando sull’innovazione, sulla comunicazione (social e non solo) e sull’investimento nelle principali fiere di settore. L’azienda, partner di Dole, non vuole smettere di crescere: prevede di arrivare a otto milioni di euro a fine anno e confida di raggiungere i 10 milioni nel 2019. Tra gli obiettivi, quello di implementare il servizio di consegna a domicilio per i clienti.

Ortofrutta fresca redditizia anche per Milano Fresh Srl, società brianzola di Brugherio che tra il 2014 e il 2017 è lievitata da 489 mila euro a 3,3 milioni di fatturato, con un tasso di crescita annuale del 90%. L’azienda è protagonista grazie a un network presente nei più importanti siti di produzione nazionali; l’attività principale consiste nell’esportazione all’ingrosso dei prodotti alimentari, principalmente frutta e verdure fresche facendo leva su italianità, km zero, biologico, Igp. 

Performance di tutto rispetto per Agricollibio Srl di Cisterna di Latina, 112esima nella graduatoria in virtù di un tasso di crescita del 65% e ricavi quasi quintuplicati nel quadriennio considerato: da 3,3 a 15,1 milioni d euro. E’ il kiwi l’asso nella manica dell’azienda pontina.



In classifica anche Società Agricola Divano, grazie a un tasso di crescita di poco inferiore al 36% e un fatturato che nel 2017 ha superato i due milioni di euro a fronte degli 834 milioni del 2014. La realtà casertana, alla terza generazione, produce, trasforma e commercializza prodotti ortofrutticoli ed è specializzata nei kaki.

E ancora, produce semilavorati industriali a base di frutta (succhi e puree, scorze e polpe di agrumi, oli essenziali di agrumi) la palermitana Citroglobe, che ha più che raddoppiato il fatturato (da 2,2 a 4,8 milioni di euro) segnalandosi per un tasso di crescita vicino al 30%.

Numeri importanti per Bio Nocciola Srl, che lavora e produce nocciole e semilavorati e ha chiuso il 2017 con oltre 64 milioni di euro di ricavi (erano poco meno di 35 milioni nel 2014), uno dei più elevati dell'intera graduatoria, con un tasso di crescita del 23%. Nata nel 1999, la società viterbese affonda le radici in una realtà creata negli anni Cinquanta ed è alla terza generazione.

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