Fatturazione elettronica, impatto morbido nei Mercati

Di Pisa: grossisti preparati, male l'estensione della vendita diretta. Pallottini: enti gestori ok

Fatturazione elettronica, impatto morbido nei Mercati
Fatturazione elettronica, impatto “morbido” per le aziende che operano nei Centri agroalimentari italiani. “Le imprese dell'ingrosso si sono preparate per tempo, non registriamo particolari disagi”, spiega il presidente nazionale di Fedagro-Confcommercio Valentino Di Pisa. “Con il Portogallo, l’Italia è l’unico Paese europeo ad avere introdotto l’obbligo della fatturazione digitale, le società che operano nell’import-export devono di conseguenza gestire un doppio regime, cartaceo e non. La novità, in ogni caso, non ha trovato impreparato il comparto chiamato a fronteggiare altri tipi di problemi, in primis la crisi dei consumi: il 2018 si è chiuso in sordina ed è stato un anno difficile, mentre la recente estensione della vendita diretta per gli agricoltori non migliorerà certo le cose per chi fa intermediazione tra produzione e dettaglio finale”. “Noi siamo per il principio stesso mercato stesse regole - conclude Di Pisa - e questo provvedimento del Governo, che finora ha lasciato molto a desiderare, non va certo in questa direzione...”.



Fatturazione elettronica senza particolari problemi anche per gli enti gestori, spiega a Italiafruit News il presidente di ItalMercati Fabio Massimo Pallottini, che teme però difficoltà tra le aziende meno strutturate attive negli stand dei Centri agroalimentari della Penisola: “Forse il tema è stato un po’ sottovalutato - commenta - per cui seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione”. 

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