Sal Frutta: nei Mercati il brand fa la differenza

L'analisi del momento a Parma: il sole spinge le vendite di primizie a prezzi sostenuti

Sal Frutta: nei Mercati il brand fa la differenza
Tarda ad arrivare la grande spinta delle vendite di frutta invernale. Come spiega Elena Montagna, responsabile della divisione Mercato di Sal Frutta, azienda che dal 1997 opera con un posteggio al Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Parma, "gli scambi di pere, mele e kiwi si confermano abbastanza lenti. Le giornate soleggiate di febbraio, probabilmente, non stanno supportando il consumo di questi frutti. C'è da dire, però, che i prodotti delle grandi marche, come ad esempio Melinda, Val Venosta, Marlene, Opera e Zespri, non risentono di questo andamento e si continuano a vendere senza particolari problemi".

"Di fatto, il brand fa la differenza - sottolinea Montagna - Abbiamo tanti clienti che ci vengono a chiedere la marca. La mela, la pera o il kiwi anonimi sono in difficoltà. Il kiwi Zespri, ad esempio, si vende da solo, nonostante il suo prezzo elevatissimo".


Elena Montagna (a sinistra) con una cliente in occasione di Fruit Logistica 

Negli ultimi dieci giorni, Sal Frutta registra un'impennata per le vendite di articoli tipicamente primaverili come fragole e frutti di bosco, spinte dalle giornate più miti. "Il sole e le alte temperature - evidenzia Montagna - hanno portato il consumatore a iniziare ad acquistare le primizie (pomodori, radicchio di campo, asparagi, fragole e piccoli frutti) a prezzi sostenuti e, contestualmente, ad abbandonare le verdure da cuocere come cavoli, broccoli e catalogna".

Un capitolo a parte meritano le arance: "I consumi, a mio avviso, si sono ridotti rispetto alle annate precedenti. Solo i consumatori più adulti rimangono fedeli al consumo fresco. Sempre più persone, e in particolare il target dei giovani, preferiscono spremere il frutto e, quindi, si orientano all’acquisto di retine”.

Per quanto riguarda l'attività complessiva, Sal Frutta non si lamenta. "Veniamo da due anni, il 2017 e il 2018, positivi. Gennaio è stato un mese duro, ma da qualche settimana sembra che qualcosa si stia muovendo nella giusta direzione. Tra l’altro - conclude Montagna - stiamo andando incontro ai prodotti primaverili della nuova stagione che, difficilmente, facciamo fatica a vendere".

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