Xylella, ci pensa la Biorete di Arrigoni

Xylella, ci pensa la Biorete di Arrigoni
Alle recenti preoccupazioni degli ortovivaisti pugliesi circa l'estensione del problema Xylella alle piante orticole, Arrigoni risponde con una soluzione per isolare le coltivazioni dal Philaenus Spumarius, vettore infestante di questo batterio. Alcuni vivai si sono già dotati del sistema Air Plus, una linea di bioreti anti-insetto davvero innovativa. Questi schermi presentano infatti un filato più sottile rispetto ai normali standard, con più fori per metro quadro che consentono un miglioramento del microclima grazie al passaggio d'aria. Sono inoltre costituite da un maggior numero di trame per aumentarne la tenacità, rappresentando così uno scudo anche contro le minacce più piccole, incluso il Philaenus.

"La Xylella ha già compromesso l'olivicoltura in Puglia e adesso anche l'orticoltura è a rischio e l'intero comparto produttivo del pomodoro da industria è in standby - commenta Giuseppe Netti, tecnico agronomo del Gruppo Arrigoni -. In Arrigoni ci prendiamo da sempre cura del benessere delle piante ed è tra i nostri obiettivi garantire alle aziende coltivazioni sane e commercializzabili: Biorete® Air Plus è una risposta e una soluzione concreta, oltre che green, per fronteggiare questa emergenza".

La soluzione proposta è il frutto della ricerca costante in cui il Gruppo è impegnato: nel dettaglio, Arrigoni ha preso parte a giugno 2018 attraverso la propria controllata Sachim S.r.l. al progetto di ricerca SI.PRO.XY.NET, Sistemi di protezione dagli insetti vettori di Xylella. Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia e al quale hanno partecipato anche l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, l’Università degli studi di Foggia e l’Università del Salento, ha messo in luce l'efficacia degli agrotessili Arrigoni per impedire il contatto tra pianta e vettori di Xylella fino ad azzerare le possibilità di contagio.

Fonte: Ufficio stampa Arrigoni