Torna il freddo, primizie e fragole ko nei Mercati

Bene patate e cipolle. Il punto con i grossisti di Milano, Verona, Fondi, Bari

Torna il freddo, primizie e fragole ko nei Mercati
Maltempo e abbassamento delle temperature: Pasqua e "ponti" sono accompagnati da un clima poco primaverile in molte aree della Penisola. E le vendite di ortofrutta, nei Mercati, ne risentono. In calo le quotazioni, in certi schizofrenico l'andamento commerciale: “Nelle ultime due settimane abbiamo vissuto una fase di grande confusione, soprattutto per il repentino crollo e rialzo dei prezzi, da un giorno all’altro, di alcuni tra i prodotti normalmente più richiesti in questo periodo”, spiega Salvatore Musso dall’Ortomercato di Milano. “E questo non solo e non tanto per le bizze del clima che comunque ha le sue responsabilità, quanto per l’intervallarsi di giornate di apertura e chiusura tra Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e primo maggio. Emblematico il caso delle fragole: articolo normalmente tra i più gettonati, è passato dai 4-4,50 euro il chilo prima della domenica pasquale fino a sprofondare a 1-1,50 euro in alcune delle giornate più “nere” per poi risalire e ridiscendere con una instabilità che ancora oggi continua”. 



“Le angurie - prosegue il grossista milanese - sono crollate da 1,30-1,50 della vigilia di Pasqua agli 0,60-0,70 euro di questi giorni. Idem per pesche, albicocche e nettarine: nonostante siano primizie di stagione hanno registrato un calo dei prezzi continuo e costante. Non va meglio ai meloni, calati da oltre 2 euro a meno di 1 euro”.

Le temperature semi-invernali, aggiunge Musso, hanno favorito alcune verdure come i broccoli il cui prezzo medio è passato da 0,80-1 euro agli oltre 2 euro il chilo attuali; ottime performance per le cipolle tradizionali che, in un continuo crescendo, sono lievitate da 35-40 centesimi  - per le varietà “dorata” e “bianca” - a quasi un euro il chilo, mentre la  “rossa” ha raggiunto punte di 1,20-1,30 superando il “fresco” cipollotto rosso di Calabria che per contro è crollato dai quasi 2 euro di prima di Pasqua a meno di un euro in questi giorni.



Dal Centro agroalimentare di Verona Andrea Saturnini conferma il buon momento delle cipolle e, aggiunge,  delle patate. “In generale - dice il grossista veneto - il mercato risente del clima, la gente è tornata a cercare clementine, ormai esaurite, mentre le prime pesche, nettarine e albicocche siciliane e marocchine non si vendono; stesso destino per meloni e angurie”. “E’ stato un aprile pessimo per le fragole, con prezzi bassi e poche vendite”, conclude Saturnini. “La falsa primavera ci sta tagliando le gambe, questo clima sarebbe andato bene a inizio marzo; se non tornerà il caldo, saranno guai”.

Al Mof di Fondi il grossista Elio Paparello nota consumi lenti per i prodotti primaverili, mentre alcune produzioni orticole sono interessate da fenomeni di sovrapproduzione: “E’ il caso delle zucchine in serra e anche quello coltivato allo scoperto, ce ne sono in abbondanza. Vendite ferme per gli ortaggi a foglia larga ma anche gli altri articoli non se la passano bene: l’abbassamento delle temperature ha frenato le vendite di referenze primaverili come gli asparagi. Le fragole con il bel tempo si vendevano, anche se a prezzi bassi, ma negli ultimi giorni i consumi sono crollati. Tanto più che a Sud, con il bel tempo, si produce a pieno ritmo mentre a Nord, area strategica per le vendite, il freddo non stimola gli acquisti”. 



Al Mercato di Bari, spiega Pino Lucatorto, ci sono ancora tante fragole a prezzi mediamente bassi: “Si va da un minimo di 1,20 a un massimo di 2 euro per il prodotto top come Solarelli, con una media che non va oltre l’1,50 euro, pur essendo quasi tutto made in Italy”, spiega. “Stiamo iniziando a vendere le nespole spagnole, mentre fino a questo momento non trattiamo drupacee”.

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