Basilicata, albicocche precocissime col freno a mano

L'esperto Mennone: l'offerta di queste varietà subirà un netto calo. A giorni i primi stacchi

Basilicata, albicocche precocissime col freno a mano
Quest'anno la produzione di albicocche in Basilicata dovrebbe scendere del 10% secondo le stime previsionali esposte dal Cso Italy all'Europêch, aggiornate al 15-20 aprile. "Con tutta probabilità, le varietà precocissime e qualche cultivar precoce subiranno una riduzione marcata dell'offerta a fronte di problemi in fase di fioritura, legati al clima", sottolinea a Italiafruit News l'esperto Carmelo Mennone, responsabile dell'azienda sperimentale "Pantanello" della regione Basilicata. "Si tratta di cultivar come Mikado, Mogador, Colorado e Pricia che, in ogni caso, rappresentano una quota marginale della produzione regionale".

"Per quanto riguarda il resto delle varietà precoci, le intermedie e le tardive non abbiamo riscontrato problematiche di fioritura - aggiunge Mennone - I produttori le stanno diradando bene in questi giorni. Ci aspettiamo quindi volumi nella norma".



Le prime operazioni di raccolta sono attese tra una settimana o, al più tardi, dieci giorni. "Con le albicocche registriamo sicuramente un ritardo rispetto ad altre annate - dice l'esperto - La data esatta di partenza dipende, ovviamente, dalle condizioni climatiche che avremo d'adesso in poi".

La campagna delle albicocche, come sempre, entrerà nel vivo nella seconda parte di maggio. "Il grosso della produzione - spiega ancora Mennone - l'avremo tra il 25 maggio e il 10-15 giugno con le varietà precoci e intermedie", a partire da Orange Rubis, la più impiantata negli ultimi anni. "Orange Rubis quest’anno vedrà una riduzione delle superfici - conclude - a causa della sua elevata suscettibilità al virus della Sharka, principale problema fitopatologico che interessa l'area del Metapontino”.

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